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Roma, Marino: “Da dicembre Fori Imperiali aperti solo agli autobus”. Tassisti in rivolta

di Mario Di Ciommo10 Settembre 2014
10 Settembre 2014

20130709_fori_imperialiChe il sindaco di Roma Ignazio Marino fosse un amante delle biciclette non era un mistero. Che nelle sue intenzioni ci fosse la completa pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali neanche. Ma che il primo cittadino annunciasse il provvedimento definitivo sulla chiusura alla circolazione dei taxi su una delle vie più antiche e trafficate di Roma nessuno se lo aspettava.

Ma andiamo con ordine. Il 28 giugno di quest’anno la Giunta Capitolina dà il via libera alla ‘disciplina di viabilità’ nel tratto stradale tra Piazza Venezia ed il Colosseo. In questo modo viene stabilito che, in via sperimentale, tra il lunedì e il venerdì il transito tra piazza Venezia e largo Corrado Ricci sarà consentito esclusivamente al trasporto pubblico Atac, ai taxi e agli Ncc, con un limite di velocità di 30 chilometri orari. Alla tradizionale pedonalizzazione domenicale e festiva inoltre si aggiunge la giornata di sabato, con la conferma della pedonalizzazione integrale dalle ore 9 alle 19.

Il tutto, come detto, in via sperimentale fino al 25 ottobre. L’esperimento sembrerebbe essere riuscito ed è qui che il sindaco di Roma torna d’attualità. Due giorni fa il primo cittadino chiama a sorpresa due sposini che, per festeggiare la loro unione. Avevano deciso di percorrere via dei Fori Imperiali in bicicletta. Marino annuncia loro: “Da dicembre la via che state percorrendo sarà completamente pedonale, ci passeranno solo gli autobus dell’Atac”.

La notizia, naturalmente, inizia a circolare. Apriti cielo: i tassisti non ci stanno ad essere estromessi da un tratto di strada che giudicano di vitale importanza nello svolgimento del proprio lavoro ed attaccano. “O tutti o nessuno. Perché i bus sì e noi no? Anche noi siamo un servizio pubblico, e questa mossa del sindaco non è altro che l’ennesima contro di noi. Sapevamo che era un provvedimento in via sperimentale, che ancora dovevamo discuterne” ha dichiarato Carlo Di Alessandro, presidente di Federtaxi Cisal, che insieme a Ugl taxi, Fit Cisl taxi e Uil trasporti taxi ha annunciato il ricorso al Tar. A non essere andato giù alla categoria è il mancato confronto con i sindacati delle auto bianche. “A luglio sapevamo che la misura era una prova, l’assessorato alla Mobilità ci aveva garantito che saremmo giunti a un accordo” ha sbottato Loreno Bittarelli, presidente del 3570, la cooperativa radiotaxi più grande della Capitale, che annuncia battaglia. “E’ un provvedimento privo di senso, un autobus fa meno rumore o inquina meno di un taxi? Dovrebbe essere il contrario. Non siamo assolutamente contrari alla creazione di isole pedonali, ma se passano gli autobus non vedo perchè non dovremmo passare anche noi”.

I toni si inaspriscono e la categoria dei tassisti si aspetta una risposta dal sindaco colpevole, a loro dire, di non averli consultati prima di prendere una decisione che, sebbene contestabile nei modi, è sacrosanta e doverosa nei confronti di uno dei tratti più belli ed affascinanti della ‘città eterna’.

Mario Di Ciommo

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