L’Assemblea nazionale irachena ha votato la fiducia al nuovo governo guidato dal premier iracheno Haidar al Abadi, con 177 voti a favore su 289. Priorità del nuovo esecutivo, ha precisato al Abadi, sarà quella di combattere gli jihadisti sunniti dello Stato Islamico (Is).
Al Abadi ha già incontrato il pieno sostegno dell’Iran: “Spero che durante il vostro mandato la calma torni totalmente nel Paese”, ha scritto il presidente iraniano Hassan Rohani in una nota indirizzata al neo premier. Anche l’Italia sosterrà il nuovo governo iracheno. Lo ha assicurato il ministro degli Esteri Federica Mogherini, augurandosi che “la fiducia ottenuta dal governo di Haider al Abadi, in cui sono rappresentate tutte le comunità del Paese, segni una svolta”.
Stando a una nota della Casa Bianca, ieri sera Barack Obama si è congratulato per telefono con il primo ministro Haider al Abadi, sottolineando “la necessità per Stati Uniti e Iraq di continuare a lavorare insieme per far fronte alla minaccia dell’Is”.
Obama: «Pronta campagna anti-Is». Domani, alla vigilia dell’anniversario degli attentati dell’11 settembre 2001, Obama presenterà ufficialmente agli statunitensi, con un discorso in diretta tv, il suo “piano d’azione” per sconfiggere la minaccia jihadista. Si tratta di una campagna in tre fasi per “indebolire e infine distruggere le forze jihadiste in Iraq e in Siria”. Il piano avrà la durata di almeno tre anni, per concludersi probabilmente quando Obama avrà esaurito il suo mandato di presidente. Più di 40 Paesi si sarebbero già dichiarati disponibili a prendere parte alla coalizione internazionale contro lo Stato Islamico guidata dagli Stati Uniti.
Nei prossimi due giorni il Segretario di stato americano John Kerry incontrerà a Gedda, in Arabia Saudita, i ministri degli Esteri di sei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg), dell’Iraq, della Giordania e dell’Egitto per accordarsi sulla strategia da attuare contro l’Is.
L’allarme dell’Onu. “Dall’inizio dell’anno, fino a 700 bambini sono stati uccisi o mutilati dall’Is in Iraq”. È quanto denuncia al Consiglio di sicurezza dell’Onu Leila Zerrougui, rappresentante speciale delle Nazioni Unite per i minori nei conflitti armati. Zerrougui si è dichiarata “profondamente preoccupata per i recenti attacchi dell’Is contro le minoranze, compresi donne e bambini, nella zona sotto il loro controllo in Siria e in Iraq”, sottolineando di essere “inorridita dal totale disprezzo per la vita umana dimostrato dallo Stato Islamico”.
Alessandra Aurilia