Inarrestabile e commovente. Così è stato ieri Vincenzo Nibali, il 29enne corridore di Messina, vincitore di tappa e sempre più dominatore del Tour de France 2014, a sedici anni dall’ultimo successo tricolore, firmato nel 1998 dal “pirata” Marco Pantani.
Bartali e Casartelli. All’arrivo di Chamrousse, sulle Alpi francesi, lo “squalo dello Stretto” ha dedicato la sua vittoria a due ciclisti azzurri, che non si sono mai incontrati, ma che hanno in comune proprio il 18 luglio. Nel 1904 vi nacque il grande Gino Bartali, che in terra di Francia vinse due tour (1938 e 1948), anche se il suo bottino avrebbe potuto essere perfino maggiore, se in mezzo non ci fosse stata la guerra, durante la quale si prodigò a trasportare in giro per l’Italia, nascosti nella canna della bicicletta, documenti falsi per le famiglie ebree in fuga dai nazifascisti. Il 18 luglio del 1995, invece, proprio durante una tappa del Tour, morì per una caduta, appena 25enne, la giovane promessa Fabio Casartelli, che tre anni prima, da dilettante, aveva vinto l’oro olimpico a Barcellona.
La 13a tappa. Nibali ha vinto la 13a tappa del Tour, Saint Etienne-Chamrousse, di 197,5 km, infliggendo un distacco di 10” al polacco Majka e di 11” al ceco König, che hanno preceduto gli uomini di classifica. La maglia gialla è scattata a 7 km dall’arrivo, in risposta ad un breve attacco dello spagnolo Valverde (adesso secondo a 3’.37”) e del francese Pinot (4° a 4’.40”; al terzo posto c’è il promettente transalpino Bardet, che indossa la maglia bianca di miglior giovane). In precedenza era andato in fuga ancora una volta, con un gruppetto, il friulano Alessandro De Marchi – poi ripreso a 14 km dall’arrivo – che oggi indosserà l’ambito “numero rosso” che premia la combattività. In crisi invece Michele Scarponi, che nei giorni scorsi aveva speso moltissimo per aiutare Nibali, suo capitano, e soprattutto l’australiano Riche Porte, arrivato con 9 minuti di ritardo e ormai tagliato fuori da ogni speranza di poter salire sul podio finale di Parigi.
La tappa di oggi. Oggi la Grande Boucle affronterà la seconda e ultima tappa alpina: Grenoble-Risoul, di 177 km, con un altro arrivo in salita. Si riparte con Vincenzo Nibali maglia gialla e da ieri anche miglior scalatore (anche se la maglia a pois sarà indossata dal secondo nella speciale classifica, lo spagnolo Joaquim Rodriguez). In maglia verde, invece, c’è sempre lo slovacco Peter Sagan, che è riuscito ad arrivare entro il tempo massimo insieme al gruppo dei velocisti.
Di Alessandro Testa