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Mare Nostrum, Malta ribadisce l’appoggio: “L’Unione europea aiuti l’Italia”

di Alessandro Testa09 Luglio 2014
09 Luglio 2014

ministri Italia, Malta e Grecia sul Cavour

Non è ancora quella “solidarietà europea” sull’immigrazione via mare che l’Italia invoca (almeno) dai tempi del governo Letta, ma ormai il nostro Paese non è più solo: per la seconda volta in poche settimane, infatti, ieri Malta ha chiesto nuovamente a Bruxelles di supportare la missione umanitaria unilaterale Mare Nostrum, che la nostra Marina militare sta conducendo ininterrottamente dallo scorso ottobre, dopo la morte di trecento persone di fronte a Lampedusa.

L’Italia guida la Difesa europea. A riprendere le parole pronunciate lo scorso 15 giugno dal Primo Ministro maltese Joseph Muscat è stato il ministro dell’Interno del piccolo arcipelago, Emmanuel Mallia, intervenuto a Civitavecchia, a bordo della portaerei Cavour, al seminario internazionale “Toward an effective European maritime integration: the implementation of the EU Maritime Security Strategy and the Common Information Sharing Environment”, con la quale anche la Difesa ha inaugurato, nel proprio settore, il semestre di presidenza italiana dell’Unione europea.

Verso un commissario Ue? La richiesta del governo maltese potrebbe allora rafforzare le tesi di chi – presidente designato della Commissione Jean-Claude Juncker in testa – ipotizza la presenza nel nuovo esecutivo comunitario di un commissario con delega specifica all’immigrazione, attualmente inserita fra le molte competenze del commissario agli Affari interni, la svedese Cecilia Malmström. Altrettanto importante nell’agenda di Junker dovrà essere anche la ristrutturazione dell’Agenzia comunitaria per il controllo delle frontiere (Frontex), il cui risultato operativo, almeno per quanto riguarda la frontiera marittima a sud, è stato fin qui assolutamente insufficiente. Entro metà mese a Bruxelles dovrebbero sciogliersi tutti i nodi, compreso quello che potrebbe portare il nostro attuale ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ad assumere la guida della politica estera e di sicurezza comune.

«Sicurezza marittima comune entro il semestre». A bordo del Cavour, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti ha raccolto il testimone dalla collega viceministro Fotini Gennimata, inviata del Governo greco, che ha presieduto le istituzioni europee fino allo scorso 30 giugno. La Pinotti ha ricordato che il 90% del commercio europeo si svolge via mare, e che proprio per questo è necessario «proseguire il cammino avviato lo scorso 24 giugno dal Consiglio dell’Unione Europea con l’approvazione della “Strategia di sicurezza marittima comunitaria”, che dovrà essere reso esecutivo attraverso “action plans” da realizzare ed approvare nel semestre italiano».

Il ruolo della Ue e dell’Onu. Riferendosi all’emergenza umanitaria dell’immigrazione e a Mare Nostrum, il ministro ha sottolineato che «se l’Europa vuole essere vicina ai cittadini, e fare il salto dall’Unione monetaria e finanziaria ad un organismo che risolve i loro problemi, deve rispondere anche alle emergenze. È quello il momento in cui i cittadini comprendono con forza le ragioni della sua esistenza e non avvertono la Comunità come un lontano complesso burocratico».

Per questo, ha proseguito, occorre il sostegno di tutti: «non solo dei partner europei, ma soprattutto dei grandi organismi internazionali, come le Nazioni Unite», cui spetta il compito di inquadrare il corretto alveo giuridico sovranazionale – riconoscendo anche l’immunità funzionale per i militari in missione antipirateria – e di intervenire con l’agenzia per i rifugiati (Unhcr) nei Paesi come la Libia, da cui parte oltre il 90% dei migranti: «È importante – ha auspicato la Pinotti – che con la maggiore stabilità politica il Paese compia passi in avanti nella sottoscrizione degli accordi Onu, con cui identificare già in Libia gli aventi diritto all’asilo politico».

Al seminario a bordo di nave Cavour erano presenti, tra gli altri, anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, il Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi, e il nuovo amministratore delegato del gruppo Finmeccanica (che costruisce le navi militari attraverso la controllata Fincantieri), ing. Mauro Moretti.

Di Alessandro Testa

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