Nell’amata e raccolta chiesa di Santa Marta a Roma, Papa Francesco ha incontrato sei vittime di abusi sessuali da parte di religiosi, e ha chiesto perdono a nome della Chiesa, a loro e tutte le altre vittime: “Davanti a Dio e al suo popolo – ha detto – sono profondamente addolorato per i peccati e i gravi crimini sessuali commessi da membri del clero nei vostri confronti, e umilmente chiedo perdono. Hanno profanato la stessa immagine di Dio” in una sorta di “culto sacrilego”.
Ma il Papa si spinge oltre: “Chiedo particolarmente perdono per i peccati di omissione commessi dai capi della Chiesa”. Peccati ancora limpidi negli occhi delle vittime che spesso, in passato, hanno visto negate e addirittura coperte, in qualche caso, storie di abusi su minori da parte di religiosi: “Gli abusi del clero sui minori – ha proseguito – e in particolare i suicidi di chi non ha retto alla pena, pesano sul mio cuore, sulla mia coscienza, e su quella di tutta la Chiesa”.
In privato si dedica poi al conforto delle sei vittime, tre uomini e tre donne provenienti da Germania, Irlanda e Regno Unito, attraverso “colloqui intensi, coinvolgenti e molto impegnativi per una persona che cerca di immedesimarsi in modo molto profondo”, come li ha descritti padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana. “Il Papa si è intrattenuto con ciascuno di loro per circa mezz’ora e posso testimoniare la loro profonda gratitudine e commozione per la possibilità di avere avuto un incontro così approfondito e personale”, ha aggiunto Lombardi. Che conclude: “Il Papa era molto toccato”.
L’incontro con le vittime è avvenuto a pochi giorni dalla sentenza di condanna inflitta all’ex nunzio apostolico nella Repubblica Dominicana Jozef Wesolowski accusato di pedofilia, inflitta dalla Congregazione per la dottrina della fede. La pastorale accompagna quindi la linea di “tolleranza zero”, nella lotta alla pedofilia, che Bergoglio ha istituito sette mesi fa con la Pontifica Commissione per la tutela dei minori coordinata dal cardinale cappuccino Sean Patrick O’Malley, che guida la diocesi di Boston, occhio del ciclone degli scandali Usa. Attualmente sono tre i prelati indagati, contemporaneamente: non era mai successo nella storia della Chiesa.
Nicola Stacchietti