E’ durata poco la tregua tra esercito ucraino e indipendentisti filorussi nell’est del paese. A meno di 24 ore dal cessate il fuoco, che sarebbe dovuto durare una settimana, è stato abbattuto nei cieli di Sloviansk, roccaforte dell’indipendentismo filorusso, un elicottero militare Mi-8 con almeno nove soldati ucraini a bordo.
Secondo le fonti ufficiali di Kiev non ci sono stati superstiti, è quanto dichiarato al Ukraniska Pravda, da Vladyslav Seleznyov, portavoce del comando dell’operazione “anti-terrorismo” nell’est del paese. L’elicottero sarebbe stato abbattuto da un missile terra-aria a spalla, alle porte della città ucraina, violando così il cessate il fuoco concordato tra forze indipendentiste e governo di Kiev. Mentre, secondo l’agenzia russa Itar-Tass, sarebbe stata prima l’artiglieria ucraina a violare la tregua. Evento questo che potrebbe far precipitare nuovamente la situazione, riportandola a qualche mese fa, e rimpinguare un bilancio già pesante. Gli scontri, infatti, tra l’esercito di Kiev e i ribelli filorussi nell’est sono costati la vita finora a 423 persone, tra civili e militari, e secondo l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, sono oltre 46mila gli sfollati.
Il presidente ucraino, Petro Poroshenko, oggi al Consiglio di sicurezza delle Forze armate, convocato d’urgenza, valuterà se ritirare il cessate il fuoco e permettere una rappresaglia alle forze regolari ucraine. Arriva da Vienna la risposta di Vladimir Putin, che dopo aver chiesto al Senato della federazione la revoca del permesso all’uso delle forze armate nell’est dell’Ucraina, precisa che Mosca continuerà comunque a difendere gli interessi della minoranza ad Est. “Non ha senso chiedere ai separatisti di deporre le armi senza che prima non lo faccia Pravi Sektor – ha detto Putin – la tregua di Poroshenko non basta”. “La revoca del permesso all’uso di truppe nell’est Ucraina – ha continuato il premier russo – non significa che Mosca non continuerà a difendere gli interessi dei russofoni”. Non si fermano comunque le trattative tra miliziani filorussi e esercito ucraino, che hanno portato alla liberazione di oltre dieci prigionieri. È quanto ha fatto sapere il Ministro della Difesa ucraino Mikhailo Koval, citato dall’agenzia russa Itar-Tass.
Cesare Bifulco