L’imprenditore Edoardo Caltagirone ha deciso di chiudere i battenti della sua T9, l’emittente televisiva romana, mandando a casa l’intera redazione. I licenziamenti di massa hanno, finora, coinvolto 7 giornalisti professionisti (compreso il direttore della testata) e 12 persone tra tecnici, segretarie, centralinisti e impiegati.
“Con un inaccettabile colpo di mano T9 licenzia i giornalisti. Dopo aver messo in liquidazione la società senza darne alcuna comunicazione né alla redazione né al sindacato, i padroni di T9 hanno pensato di mettere sulla strada l’intero corpo redazionale”. È ciò che si legge nel comunicato stampa pubblicato da Asr (Associazione stampa Romana), che denuncia Caltagirone per aver dato la notizia della chiusura della tv locale solo all’associazione. L’intero staff di T9, infatti, era rimasto completamente all’oscuro delle decisioni prese ai vertici. E i giornalisti hanno dovuto avviare una vera e propria inchiesta per scoprire quali fossero i progetti dell’editore per la testata. La scoperta non è stata di certo piacevole. Lo scorso 30 aprile Rosa Bianca de Filippi – moglie di Caltagirone – aveva presentato le proprie dimissioni come presidente dell’assemblea dei soci e, così all’insaputa di tutti, durante la riunione del 21 maggio si era deciso per la liquidazione della società.
Solidarietà per i giornalisti da parte del mondo della politica. Il PD di Roma, in un comunicato stampa, ha espresso la propria solidarietà ai dipendenti di T9 “per la repentina e assurda decisione dell’azienda di licenziarli in blocco”. “Si tratta – ha spiegato il Partito Democratico – di un’evidente forzatura che viola ogni norma contrattuale e sindacale. Il PD si oppone e continuerà ad opporsi in ogni modo a comportamenti simili, che umiliano i lavoratori senza un vero motivo scaricando solo su di loro i costi della crisi. D’ora in avanti seguiremo con attenzione la vicenda, anche nelle sedi istituzionali”. Anche il segretario di Asr Paolo Butturini ha fortemente denunciato il licenziamento dei colleghi, scrivendo in un comunicato che “si tratta di una violazione palese e barbara di corrette relazioni sindacali che impugneremo in ogni sede”. La speranza di Butturini è che “tutto questo avvenga in concomitanza con una trattativa contrattuale e con una crisi che l’emittente non ha affrontato per tempo confrontandosi col sindacato sui percorsi di tutela del lavoro e soluzioni non traumatiche”.
Flavia Testorio