Dopo la morte del fotoreporter Andrea Rocchelli, nuovo lutto per il giornalismo internazionale: il collega russo Igor Kornelyuk ha perso la vita in Ucraina, a causa delle ferite riportate durante un attacco a colpi di mortaio nell’est del Paese. Ferito sul campo anche il tecnico del suono della troupe al seguito di Kornelyuk, Anton Voloshin. L’uomo, risulta ufficialmente “disperso” anche se i leader separatisti locali hanno dichiarato che, con molta probabilità, potrebbe essere morto sul colpo.
Mosca ha chiesto alle autorità ucraine di condurre “un’indagine obiettiva su questa tragedia e di punire con severità i colpevoli”. Il ministero degli Esteri di Mosca ha definito l’uccisione del giornalista come l’ennesimo crimine delle forze armate ucraine; il presidente Putin e il presidente ucraino Poroshenko, in seguito al grave fatto, si sarebbero incontrati due giorni fa per cercare di raggiungere un accordo per il “cessate il fuoco”. Il governo russo ha dichiarato di essere orgoglioso di tutti i giornalisti che, nonostante le criticissime situazioni nella zona orientale dell’Ucraina, continuano a portare con coraggio la verità dei fatti.
Franco Siddi, Segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e membro del Comitato esecutivo della Federazione Internazionale dei Giornalisti (IF), ha espresso sdegno per l’uccisione del collega Kornelyuk; come nel caso del giornalista italiano Andrea Rocchelli e del suo compagno di lavoro, Siddi ha espresso vicinanza e cordoglio alle famiglie coinvolte in queste vicende drammatiche e dolorose. «È una nuova vittima degli scontri nel teatro ucraino – ha dichiarato Siddi – dove, come altri colleghi caduti, Igor Kornelyuk cercava di documentare con serietà professionale quanto sta accadendo da giornalista che vuole raccontare i fatti attraverso atti documentati».