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Processo baby squillo, chiesti 16 anni per Mirko Leni

di Cecilia Greco10 Giugno 2014
10 Giugno 2014

Continua il processo per la vicenda delle baby squillo romane. Oggi l’accusa ha chiesto di comminare una pena pesantissima, di 16 anni, a Mirko Leni l’uomo che, secondo le intercettazioni, avrebbe gestito il giro di prostituzione minorile nel quartiere Parioli di Roma. Secondo la Procura Leni sarebbe infatti il principale responsabile insieme alla madre di una delle due ragazzine, per la quale sono stati chiesti sei anni di reclusione con l’accusa di sfruttamento della prostituzione. Le richieste di condanna sono state avanzate dal procuratore aggiunto di Roma Maria Monteleone e dal pm Cristiana Macchiusi. Leni, è accusato di ben tredici capi di imputazione, ed è stato giudicato un “soggetto dalla capacità criminale, che non ha esitato a dare droga e a far prostituire donne con le quali aveva a che fare”.
In tutto gli imputati sono otto e dovranno rispondere, in rito abbreviato, all’accusa di prostituzione minorile, pornografia, cessione di sostanze stupefacenti, detenzione di materiale pedopornografico e favoreggiamento.
Per Gianluca Sammarone, uno dei clienti, sono stati chiesti otto mesi di reclusione e per l’imprenditore Marco Galluzzo quattro anni, da aggiungere a tre mila euro di multa.
Le due ragazzine, di 14 e 15 anni, si sono invece costituite parte civile.
L’indagine, che ha scosso la Capitale e gran parte dell’opinione pubblica, era partita dopo la denuncia della madre di una delle due ragazze coinvolte che, notando comportamenti ambigui da parte della figlia, aveva assunto un investigatore privato.

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