Bagno di folla per il premier Matteo Renzi che ieri ha raggiunto a piedi, da palazzo Chigi, piazza Venezia per la ricorrenza del 2 giugno, festa della Repubblica italiana. Frecce tricolori a segnare il cielo della capitale e un premier sorridente in giacca e pantaloni blu a rendere onore ai caduti del nostro paese, accompagnato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Matteo Renzi, senza tirarsi indietro al richiamo di chi, più volte, ha chiesto di fare con lui un selfie (autoscatto), ha dialogato con i più giovani senza tener conto delle transenne a bloccargli il passaggio. Una stretta di mano calorosa quella che il premier ha condiviso anche con carabinieri e polizia presenti all’evento, insieme ai sorrisi rivolti alla folla presente nella vicina piazza Venezia e che lo chiamava a gran voce. Soprattutto a quei fiorentini presenti alla celebrazione che lo richiamavano, il premier ha detto: «Salutatemi Firenze» .
Renzi ha poi “battuto il cinque” a un bambino che, durante il bagno di folla del premier, lo ha chiamato più volte invitandolo ad avvicinarsi. Alla cerimonia, aperta dall’Inno di Mameli, erano presenti tra gli altri i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, il presidente della Corte Costituzionale Gaetano Silvestri, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, i vertici delle forze armate e il sindaco di Roma Ignazio Marino.
Una festa informale e vicina ai cittadini, con un premier che ha reso le celebrazioni di quest’ultimo 2 giugno un momento di condivisione con la città. Dopo la tradizionale parata delle forze armate, il presidente del Consiglio è voluto tornare poi a palazzo Chigi sempre a piedi, così come all’andata. Qui il presidente del Consiglio è stato poi a lungo chiamato dai gruppi di passanti nella piazza antistante a cui ha risposto salutandoli affacciato dalla finestra del suo appartamento.