È agli arresti domiciliari l’ex ministro dell’Ambiente Corrado Clini. L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza su ordine della procura di Ferrara, con l’accusa di “peculato in concorso ai danni del ministero dell’Ambiente”. Secondo gli inquirenti, Clini avrebbe intascato 3,4 milioni di euro su un totale di 54 milioni che il ministero dell’Ambiente italiano – a partire dal 2003 – aveva destinato al progetto “New Eden”, volto “alla protezione e preservazione dell’ambiente e delle risorse idriche, da realizzarsi in Iraq”. Obiettivo del progetto era bonificare il bacino del Tigri e dell’Eufrate, i fiumi che delimitano la cosiddetta regione della Mesopotamia, passata alla storia come la “culla della civiltà”.
La medesima custodia cautelare ai domiciliari, chiesta dal procuratore capo di Ferrara Bruno Cherchi, è stata disposta anche per l’ingegnere e imprenditore padovano Augusto Calore Pretner, socio di Clini nello studio responsabile del progetto.
L’inchiesta. Tutto sarebbe cominciato nel 2007 (anno in cui Clini era direttore generale del ministero dell’Ambiente) con la scoperta di un flusso di fatture false provenienti da una società olandese e destinate allo studio d’ingegneria ferrarese “Med Ingegneria Srl”, aderente al consorzio “Nature Iraq”, cui partecipavano anche lo “Studio Galli Ingegneria Srl” di Padova (quello di cui è socio Pretner) e l’“Iraq Foundation”, società con sede negli Stati Uniti.
Secondo gli investigatori, fra settembre 2007 e gennaio 2011 parte del denaro compreso nel fondo “New Eden” sarebbe stata trasferita in banche svizzere su conti riconducibili ai due indagati.
Il 14 ottobre scorso, Clini ha scritto in sua difesa una lettera indirizzata al quotidiano Il Tempo. “I 54 milioni di euro erogati dal ministero per il progetto New Eden non sono affatto spariti, ma hanno invece prodotto risultati significativi riconosciuti in ambito internazionale, e premiati”, sostiene l’ex ministro. E continua: “Le questioni relative alle eventuali distrazioni di fondi del programma e all’emissione di fatture false non mi riguardano”.
Il supertecnico. Ha sorpreso molto, in ambienti politici, l’arresto di Corrado Clini. L’ex ministro (67 anni) è laureato in medicina, con specializzazione in igiene e sanità pubblica, e può vantare un’esperienza di oltre 30 anni nella gestione di programmi di recupero ambientale. Avrebbe infatti coordinato più di 300 progetti di cooperazione internazionale in 55 Paesi (compreso il “New Eden”, tra il 2003 e il 2009) più altri 900 solo in Italia. Non a caso, per la sua esperienza in materia il 16 novembre 2011 fu designato a ricoprire la carica di ministro dell’Ambiente nel governo tecnico di Mario Monti, potendo in seguito intervenire in prima persona in casi estremamente delicati, quali l’Ilva, il naufragio della Costa Concordia e l’emergenza rifiuti nella Capitale.
Alessandra Aurilia