PIAZZE PIENE ED URNE…UN PO’ MENO. GRILLO: “ABBIAMO PERSO, MA QUESTO E’ UN PAESE DI PENSIONATI”
Il Movimento 5 Stelle non ce l’ha fatta e, dopo l’exploit delle ultime politiche, dove i grillini raggiunsero il 25,55%, si ferma al 21,2% alle elezioni europee. Un dato che di per sé non è da sottovalutare, e non a caso premia la seconda forza politica del paese. Ma a pesare sulla valutazione complessiva della tornata elettorale di Grillo&co. c’è l’enorme distacco che il Partito Democratico gli ha rifilato (20 punti sono un’enormità) quando i propositi erano invece ben altri (lo slogan #vinciamonoi parla da solo). Altro punto focale della valutazione è la perdita di voti, quel 4% di italiani che ha cambiato idea ed ha deciso di non confermare il proprio voto pentastellato. Le reazioni del Movimento sono latitate sino a tarda mattinata. Sino a quando a parlare è stato Grillo, tramite il suo blog, con post accompagnato da un video. “Abbiamo perso, ma siamo là – ha dichiarato il leader del Movimento 5 Stelle – abbiamo il tempo dalla nostra. Quest’Italia è formata da generazioni di pensionati che forse non hanno voglia di cambiare, di pensare un po’ ai loro nipoti, ai loro figli, ma preferiscono stare così. Son dei numeri che non si aspettava nessuno, però noi siamo lì, siamo il primo movimento italiano, il secondo partito. Abbiamo preso il 21-22%, abbiamo preso l’Iva, senza avere voti in nero e siamo lì senza aver promesso niente a nessuno, né dentiere né 80 euro”. L’ex comico non alza però bandiera bianca e sprona i suoi ad ‘andare avanti, cercando di rallentare lo spolpamento del paese’. Non è stata una catastrofe, questo sì, ma il dato stratosferico del Pd di Renzi rende tutto più difficile. “Sono momenti duri e vanno vissuti tutti fino in fondo – ha dichiarato Alessandro Di Battista su Facebook – io sono fiero di quel che abbiamo fatto questi mesi. Non mollerò certo adesso”. Il blog di Grillo intanto è stato intasato da commenti degli utenti, che si sono scatenati sotto l’hastag ‘vinciamonoi’. “L’Italia non è un paese per onesti” o “La pagliacciata degli 80 euro di Renzi ha comprato gli italiani” ma non mancano le critiche alle posizioni del leader del Movimento “Grillo non sarebbe dovuto andare da Vespa, ha perso voti” o anche “Ha sbagliato a definirsi oltre Hitler, ha spaventato tutti”. Linee differenti al momento dunque, in attesa delle parole dei leader.Ma c’è anche chi getta delle ombre sui risultati della tornata elettorale. In particolare il senatore Giarrusso grida allo scandalo: “Ci sono dei dati strani che non corrispodono. Secondo me si sono mossi apparati clientelari forti. Questa volta il voto di scambio è stato davvero fortissimo. A favore di chi? C’è solo un partito che ha stravinto…”. Ma a togliersi qualche sassolino dalla scarpa sono anche gli epurati dal gruppo. Luis Albero Orellana, in una dichiarazione congiunta con Lorenzo Battista bacchetta Grillo: “La democrazia paga. Le epurazioni e i comizi di Norimberga fanno paura e scatenano la reazione”.
DELUSIONE FORZA ITALIA NELLA SEDE DESERTA. NCD SUPERA LO SBARRAMENTO, FUORI FRATELLI D’ITALIA
Nessun commento nella sede deserta a San Lorenzo in Lucina. Volti scuri e preoccupati. Forza Italia, ancora una volta, si è aggrappata al suo leader storico per tentare di risollevarsi, ma in questa nuova tornata elettorale l’ex Cavaliere non è riuscito nell’impresa di rimontare e scalfire la forza di Pd e M5S. “Per Forza Italia è stata una campagna elettorale difficile. Il presidente Berlusconi ha dato il meglio di sé, ha combattuto come un leone: ha però dovuto fare una campagna elettorale senza poter fare comizi in tutte le regioni”, ha dichiarato Mariastella Gelmini nella notte più difficile per Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi si ferma al 16 per cento, nessuno si aspettava i numeri delle scorse politiche, ma questi dati sono preoccupanti. “Ci aspetta un grande lavoro di rilancio del partito – ha aggiunto Mariastella Gelmini – non sarà un risultato elettorale a cambiare la nostra posizione riguardo le riforme. Se saranno buone, Forza Italia sarà sempre dalla parte di chi vuole innovare e cambiare”. Per ora Berlusconi non ha parlato ufficialmente, mercoledì farà il punto con lo stato maggiore del partito e potrebbe essere l’occasione per parlare di quel rinnovamento che vedrebbe il passaggio del testimone a sua figlia Marina. Le Europee hanno segnato anche l’esordio alle urne del Nuovo Centrodestra. Il partito guidato da Angelino Alfano ha superato la soglia di sbarramento del 4% accedendo a Bruxelles. I volti dei big del partito erano tesi questa notte, nella sede di via in Arcione. Gli occhi erano puntati sulle proiezioni, il Ncd oscillava pericolosamente intorno alla temuta soglia del 4%, ma alla fine dello scrutinio la percentuale nazionale è stata del 4,3%. Un ruolo decisivo è stato quello di Giuseppe Scopelliti che nella sua calabria si è attestato all’11,4%. “Di fronte a un autentico tsunami il Ncd, alla sua prima difficilissima prova, salva la sua esistenza politica e crea le premesse per l’azione futura” ha affermato Fabrizio Cicchitto, deputato Ncd. “Berlusconi ha sbagliato tutto – ha aggiunto – ha sfasciato il Pdl, ha diviso il centrodestra ed è andato molto indietro anche rispetto al voto delle politiche del 2013”. Delusione invece per la Marine Le Pen italiana Giorgia Meloni, leader del partito di destra Fratelli d’Italia. La campagna elettorale aggressiva, fortemente centrata sull’uscita dall’euro non ha funzionato. Il 3.7% non basta per superare la soglia di sbarramento che si è dimostrata un ostacolo insuperabile. “I nostri voti sono quasi raddoppiati” ha dichiarato Ignazio La Russa. Resta il rammarico di essere fuori dal Parlamento europeo come si nota anche nelle parole del vicecapogruppo fdi Fabio Rampelli: “Siamo in crescita rispetto alle politiche del 2013 ma avevamo anche l’obiettivo di superare il 4%”.
PD: L’ATTESA, I DUBBI, LE SPERANZE E INFINE I FESTEGGIAMENTI IN VIA DEL NAZARENO
È stata una lunga notte per Renzi e i suoi. Fermento e trepida attesa alla sede del Pd di via del Nazareno. In un continuo viavai di giornalisti, sostenitori, simpatizzanti e curiosi, arrivano intorno all’una del mattino i primi risultati, superando ampiamente tutti i pronostici preelettorali.Le proiezioni degli exit poll, arrivate verso le undici infatti, davano il Pd al 34% con circa 8 punti di distacco dal Movimento 5 Stelle, dati smentiti favorevolmente per il Partito Democratico già nelle prime ore del mattino.
Con un’affluenza del 58,5% degli aventi diritto, il Pd è il primo partito con il 40.81%, seguito a distanza da: Movimento 5 stelle 21,16%, Forza Italia 16,82%, Lega 6,16%, Ncd-Udc 4,38%, L’altra Europa con Tsipras 4,03%. Non superano il quorum Fratelli d’ Italia, Verdi e Scelta Europea, fermi rispettivamente al 3,66%, 0,89%, 0,71%.
Niente commenti a caldo per il Presidente del Consiglio dei Ministri. Bisognerà, infatti, aspettare la conferenza stampa fissata per le 11.30, a Palazzo Chigi.Arrivano in diretta, invece, da Uno Mattina su Rai1 i commenti di Gianni Cuperlo: “In questo voto c’è il riconoscimento dello sforzo fatto dal governo e dal Presidente del Consiglio per ridare una speranza al Paese. Queste elezioni ci consegnano un risultato storico. Un risultato che carica di responsabilità il Partito democratico”.Risultato importante per il Pd e soprattutto per Renzi che a 80 giorni dall’insediamento incassa il primo consenso elettorale.
Mario Di Ciommo
Alberto Gentile
Cesare Bifulco