La polemica dell’intitolazione delle strade italiane a esponenti legati a differenti parti politiche in Italia ha origini datate: per tutto il secondo dopoguerra le discussioni in materia si sono moltiplicate. Si ricordano, a memoria, le proteste degli esponenti MSI per le strade dedicate a Stalin in diverse città del centro Italia, o le vie dedicate a Lenin anche nella capitale. Attriti che si sono verificati spesso in coincidenza di eventi drammatici della storia politica italiana (si pensi, qualche anno fa, al polverone sollevato dal fatto che in Sardegna ci sia una via dedicata a Craxi e all’ovvio collegamento con Tangentopoli), o addirittura proposte reali, come quella di un nutrito gruppo di cittadini di Forlì che vorrebbero intitolare l’aeroporto a Mussolini, con tanto di sondaggio online che spaccava a metà l’opinione degli abitanti.
La contrapposizione è ancora una volta dietro l’angolo, soprattutto per la decisione della giunta Marino di dedicare una targa commemorativa a Enrico Berlinguer. Ieri pomeriggio esponenti di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale si sono riuniti in via dei Cerchi a Roma per ricordare nel centenario della nascita di Giorgio Almirante, storico segretario dell’Msi, praticamente unico leader del partito nato dalle ceneri del Fascismo, considerata la breve esperienza del suo successore Gianfranco Fini che solo 5 anni dopo la sua morte aveva avviato la trasformazione del Movimento nella direzione della cosiddetta Svolta di Fiuggi.
“Siamo venuti oggi in via dei Cerchi per apporre simbolicamente una targa intitolata a Giorgio Almirante. Sarebbe stato giusto e importante procedere di pari passo nel ricordo di questi due grandi leader di partito degli anni ’70” spiegano Andrea De Priamo, Alessandro Cochi e Federico Rocca, che hanno aggiunto: “In tempi caldi come quelli Almirante e Berlinguer spesso hanno saputo prendere in mano la situazione dirigendo due partiti in un’epoca molto difficile, consentendo alle rispettive comunità politiche di superare la drammatica fase dei conflitti e della guerra civile strisciante. Ci dispiace che l’attuale amministrazione capitolina di sinistra non abbia ricordato ufficialmente un giorno importante come questo”.
Dopo quasi settant’anni il tema della pacificazione è ancora una volta caldo, e non sembra destinato ad esaurirsi in tempi brevi.
Stelio Fergola