La felicità è contagiosa almeno 200 mila visualizzazioni su youtube, ma per sei ragazzi di Teheran è valsa il carcere. Sulle note del tormentone “happy” di Pharrell Williams tre uomini e tre donne hanno ballato sui tetti di Teheran, girando un video della performance che però non è stato gradito dalle autorità. I giovani sono stati poi rilasciati in serata.
“Happy we are from Teheran” (“Felici, noi siamo di Teheran”). È il titolo del video girato da sei giovani iraniani – forse attori che si esercitavano per un provino – che hanno cantato e ballato sulla terrazza di un palazzo con vista sui tetti della capitale iraniana. La censura, nonostante i numerosi tentativi, non è riuscita a bloccare il tam-tam di visualizzazioni – arrivate fino a 200 mila – e condivisioni sui social network. Ma proprio a causa della capillarità del video la polizia è riuscita in poco tempo a riconoscere e arrestare i ragazzi che, al momento del fermo, hanno confessato gli “atti criminali”. Il perché del carcere? Vestiti all’occidentale, uomini e donne che ballano insieme, ragazze con i capelli sciolti e senza velo. Un gesto provocatorio e ribelle, com’è tipico dei giovani, che contraddice però – in onore della felicità – la sharia. Dalla rivoluzione del 1979 è, di fatto, obbligatorio per le donne l’uso del velo nei spazi comuni. “Un filmato volgare che offende la castità pubblica” ha dichiarato il capo della polizia iraniana, Hossein Sajedinia, citato dall’agenzia di stampa Isna.
#FreeHappyIranians da twitter a Rouhani. Venuto a conoscenza dell’arresto il mondo virtuale non ha tardato a lanciare una nuova campagna fatta di condivisioni e mi piace. Con l’hashtag #FreeHappyIranians il popolo di twitter ha protestato a gran voce e chiesto la liberazione dei ragazzi iraniani, arrestati solo per esser stati felici ed averlo esternato. Anche la star Pharrell Williams ha commentato la vicenda sulla sua pagina facebook dicendo:”È triste che questi ragazzi siano stati arrestati per aver cercato di diffondere la felicità”. Sugli stessi toni è arrivato anche il commento di Hassan Rouhani. Il presidente della Repubblica iraniana ha, infatti, retweettato un post dell’anno scorso in cui diceva: “La felicità è diritto del nostro popolo. Non dobbiamo essere troppo severi con i comportamenti dettati dalla gioia”. Il Presidente ha così richiesto la liberazione dei sei giovani, avvenuta in serata. Insomma, per non andare contro il conservatorismo islamico, bisogna stare dentro le regole anche per essere felici.
Flavia Testorio