La lotta portata avanti dai Movimenti per la Casa non accenna a diminuire. A infuocare la protesta l’approvazione del decreto sull’emergenza abitativa, che contiene nuove norme contro gli occupanti abusivi, e il protocollo ideato dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, che impedirebbe di far sfilare “i cortei violenti” nelle strade del centro storico di Roma. Per i prossimi giorni i movimenti hanno annunciato nuove proteste e soprattutto, di non rispettare in nessun modo il blocco. Ieri, subito dopo l’approvazione del decreto, Paolo Di Vetta, leader del Movimento, è stato arrestato per avere partecipato il 12 aprile, insieme a Luca Fagiano, ad una manifestazione, nonostante avesse l’obbligo di firma. Per il leader sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Nella conferenza stampa, avvenuta poco prima dell’arresto, Di Vetta ha fortemente attaccato la decisione affermando di non sottostare al protocollo firmato da sindacati e forze politiche, “sappiamo che il prefetto dovrà farli rispettare –ha detto- ma noi non li rispetteremo. Già da domani ricominceremo ad occupare gli spazi abbandonati”. Il leader del Movimento ha attaccato anche il sindaco di Roma Ignazio Marino, ritenuto colpevole di sostenere l’iniziativa del governo. Sul piano casa, che prevede, tra le altre cose, il taglio dell’acqua, del gas e della luce nelle case occupate, tuona Di Vetta “già da domani ricominceremo ad occupare spazi abbandonati, impediremo che le residenze vengano cancellate, impediremo che il gas, l’acqua e la luce vengano staccati a coloro che hanno occupato per necessità”.
Cecilia Greco