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Roma, stop ai cortei nel centro storico. Alfano: «Fermeremo i violenti»

di Valerio Dardanelli20 Maggio 2014
20 Maggio 2014

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È stato presentato ieri dal ministro dell’Interno Angelino Alfano il nuovo piano per la sicurezza di Roma. Le novità più rilevanti sono due: la selezione alla quale saranno sottoposte le manifestazioni prima di ricevere l’autorizzazione allo svolgimento nel centro storico e le microcamere che gli agenti in servizio indosseranno per riprendere eventuali scontri e individuare i violenti. Le 160 apparecchiature per filmare quanto avviene durante i cortei sono già state acquistate. Ma non tutte sono destinate agli agenti romani. Ben 110 verranno distribuite tra le forze dell’ordine di Napoli, Torino e Milano dove il loro utilizzo sarà sperimentale e dovrà essere reso di routine con una circolare del Dipartimento di pubblica sicurezza che verrà diramata nell’arco dei prossimi sei mesi.

Nel credo di Alfano, la parola d’ordine è prevenzione: «Il prefiltraggio è essenziale. Se i dimostranti arrivano con spranghe, catene o incappucciati, non saranno lì per manifestare civilmente. Perciò dobbiamo agire prima e intervenire sugli itinerari, impedendo il verificarsi di danni nel centro di Roma». Tutte le manifestazioni ritenute potenzialmente pericolose, verranno sospese o dirottate in zone periferiche della capitale. Come ha spiegato Alfano «non saranno più concesse deroghe al fine di conciliare e tutelare sia il diritto alla pacifica manifestazione che quello di romani e turisti di godersi il centro storico».

Ci sarà maggiore sicurezza nella zona dello stadio Olimpico, teatro di scontri nella recente finale di Coppia Italia vinta dal Napoli. Sul “Piano per Roma sicura” è dedicato un intero capitolo alla zona che va da Ponte Milvio a Tor di Quinto. L’idea è quella di dividere l’Olimpico in microsettori per rendere più agevole l’individuazione degli spettatori e di costruire celle di sicurezza sotto gli spalti, pratica già in uso in Inghilterra. In questo modo lo stadio della Lazio e della Roma diventerà l’impianto modello per testare l’efficacia delle nuove misure. In aggiunta a questo provvedimento, il piano sicurezza prevede anche l’installazione di centinaia di telecamere per la videosorveglianza stradale che, collegate con la Questura, consentiranno un monitoraggio costante nella zona del Foro Italico.

Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha espresso la sua piena soddisfazione per le nuove misure, chiedendo un ulteriore inasprimento in futuro: «Con gli ultrà bisogna essere ancora più duri. Oltre alle celle dentro gli stadi io metterei pure il Daspo a vita perché i violenti non devono più assistere a una partita».

Valerio Dardanelli

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