Le elezioni europee incalzano e tra gli sfidanti la tensione non accenna a calare. Anzi, giorno dopo giorno, Renzi, Berlusconi e Grillo sembrano vestire sempre più spesso i panni dei mitici duellanti (“triellanti” secondo gli spaghetti western) di Sergio Leone. La scelta su chi sia “il buono”, “il brutto” o “il cattivo” verrà lasciata agli elettori il 25 maggio.
Oggi, i tre sfidanti saranno i protagonisti del piccolo schermo: il premier e Berlusconi saranno ospitati contemporaneamente in prima serata, Renzi da Formigli a Piazza Pulita, il leader di FI su Rete 4 negli studi di Quinta Colonna. In seconda serata toccherà a Grillo, ospite di Porta a Porta. Ognuno presenterà le sue proposte, i propri slogan e le nuove offese. Quest’ultime immancabili, soprattutto dopo aver abituato il pubblico elettore ai tanti epiteti usati nei confronti degli avversari: sciacallo, Hitler, Robespierre, carogna, buffone, dittatore, gufo, gnocco fritto.
Il premier ha l’obbligo di mantenere fede alle promesse fatte e per questo deve necessariamente arrivare primo alle urne, pena la perdita della faccia di fronte a 60 milioni di italiani. «C’è una parte delle forze politiche che punta a insultare, non a cambiare l’Italia. Prima di essere del Pd, di FI, di M5S dobbiamo ricordarci di essere italiani». Renzi ha poi proseguito, affermando che ci sono dei gufi, «ma dall’altra ci siamo noi, che siamo imperfetti, che abbiamo cercato di fare qualcosa in 80 giorni. I 5 Stelle stanno facendo meno piazza e meno gente, e prenderanno meno voti. Votate chi vi pare ma non mandate in Europa i buffoni».
L’ex cavaliere si accoda al giudizio negativo e prosegue sulla linea di Renzi, quasi a far fronte comune contro il leader dei cinque stelle, ai microfoni di Radio Lombardia: «Grillo è un pericolo assoluto per il nostro Paese, lui dice che vuole distruggere tutto. Via il Senato, via la Camera, via i parlamentari, i partiti e la democrazia. Il Paese deve essere condotto dai delegati del web agli ordini suoi e di Casaleggio». Ma non si esaurisce qui l’invettiva di Berlusconi e continua paragonando il comico genovese «ai leader più sanguinari della storia, da Robespierre a Stalin a Pol Pot. Quando Beppe Grillo dice di essere oltre Hitler io gli credo, è la verità. Non a caso il suo cane si chiama Delirio». L’ora neo assistente sociale, ne ha approfittato anche per rivolgersi ai suoi assistiti e, dopo aver affermato che «nel Sud Italia su dieci anziani ad almeno cinque mancano i denti», ha calato l’asso, dichiarando: «Possiamo garantire l’impianto dentario a tutti gli anziani, a spese dello Stato».
Risponde a tutti il leader pentastellato. Senza freni e senza misure. Il primo a incassare una risposta è il candidato alla presidenza della Commissione Europea del Pse, Martin Schulz, che lo aveva precedentemente accostato a Stalin: «Senza Stalin che ha sconfitto i nazisti, Schulz starebbe in parlamento con una svastica disegnata sulla fronte. Dicono che io sia Hitler. Ma io sono oltre Hitler». Poi la critica a Renzi, definito “gnocco fritto” in un post sul suo blog, dove ha scritto: «Ieri a Reggio Emilia lo gnocco fritto ha attirato, secondo il Resto del Carlino, 10mila persone, dopo aver fatto chiudere le serrande ai locali della zona senza alcun rimborso degli incassi che ci sarebbero stati se fossero rimasti aperti». Ha poi concluso il suo pensiero, aggiungendo: «Renzi è stato assunto a progetto per vincere le elezioni europee che perderà. Gente che ha fallito e, come avviene per i mafiosi, chi fallisce viene punito. Lupara bianca».
Renato Paone