È stata la merenda preferita ai party di compleanno di milioni di bambini, ma stavolta la festeggiata è lei, la Nutella. Il cinquantesimo anniversario della crema di nocciole più famosa del mondo sarà celebrato in grande stile in tutto il pianeta – da Parigi a Dubai, da Varsavia a New York – con un fitto calendario di iniziative: conferenze, merende al parco, concerti (domenica a Napoli canteranno Arisa, Giuliano Palma e Mika), in Italia addirittura con un’emissione filatelica speciale, la venticinquesima di una serie dedicata alle eccellenze italiane.
Un francobollo per golosi. Il francobollo per il mezzo secolo della “Supercrema” (così l’aveva battezzata nel 1964 il suo inventore Michele Ferrero) è stato presentato ieri presso la sede romana dell’Associazione stampa estera, alla presenza del ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi, del presidente della Ferrero Luisa Todini di Poste Italiane (nella foto) e di Antonio Catricalà, presidente di sezione del Consiglio di Stato. Un parterre di tutto rispetto per rendere omaggio a un’icona del made in Italy: «Nutella è l’emblema della genialità dell’imprenditoria italiana ed è anche un benchmark mondiale che tutti cercano di imitare», ha commentato Federica Guidi. In effetti, da quando il primo vasetto uscì dallo stabilimento di Alba come sostituto a buon mercato della costosa cioccolata, Nutella di strada ne ha fatta parecchia. Oggi se ne producono 365mila tonnellate all’anno, per un fatturato di 1,7 miliardi di euro che rappresenta circa il 20% di quello complessivo di Ferrero. Un’azienda che, nonostante il successo planetario, ha mantenuto una dimensione familiare e che non ha nessuna intenzione di quotarsi in borsa, ha confermato Fulci, raccontando anche che l’attenzione ai lavoratori ha fatto sì che in 70 anni non ci sia stato un solo giorno di sciopero.
Tutti pazzi per Nutella. Gli ospiti si sono lasciati andare a qualche confessione privata: «Ho un barattolo di Nutella che tengo religiosamente nascosto in cucina. È il mio conforto la sera, intorno all’una, spalmata sui cracker e con un quotidiano – non dico quale – come tovaglia», ha rivelato il ministro Guidi. «Quando ho detto a casa che la mia prima uscita pubblica sarebbe stata questa – ha raccontato invece Todini, fresca di nomina alla presidenza di Poste Italiane – mia figlia di undici anni mi fa “Mamma, ma allora il tuo nuovo lavoro è proprio bello!». Mentre Catricalà, da cui era partita lo scorso anno la proposta del francobollo celebrativo, si è detto convinto di essere stato invitato solo perché appartenente ad una famiglia di grandi appassionati del gioiello di casa Ferrero. Frasi di circostanza? Probabilmente no, se si pensa che il nostro Paese è al terzo posto dopo Germania e Francia per consumo pro capite di Nutella (ogni anno ne mangiamo circa un kg a testa) e che la pagina italiana su Facebook conta cinque milioni di fan. I nuovi snack a base di Nutella che Ferrero sta mettendo a punto, presentati ieri in anteprima, sono andati a ruba in pochi secondi. Perché puoi pure essere un ministro o la firma di punta di un quotidiano nazionale, ma davanti alla Nutella resistere è quasi impossibile.
Anna Bigano
