La Notte bianca dei musei, in programma sabato a Roma ha rischiato di diventare grigia: ma dopo una serie di consultazioni con i sindacati e dopo l’intervento del ministro Franceschini, anche il Colosseo resterà aperto. Un accordo è stato infatti raggiunto nella tarda mattinata di giovedi al termine dell’incontro tra la Soprintendente per i Beni archeologici di Roma, Mariarosa Barbera e i rappresentanti sindacali. Gli ingressi al monumento saranno però contingentati (3000 persone) e per effettuare controlli interverranno anche le forze dell’ordine. Per aprire un museo, secondo l’accordo sindacale, serviva infatti che un terzo dei lavoratori fossero volontari interni perché solo loro conoscono nel dettaglio il monumento.
Appena pochi giorni fa, il 7 maggio, anche il direttore generale del ministero, Mario Guaranì, e i rappresentanti di Cgil-Cisl e Uil, aveva firmato un accordo che prevedeva, che per questa apertura serale, un terzo dei custodi fosse formato da personale interno. Ma non solo. Lo stesso accordo stabiliva anche che il personale potesse scegliere liberamente di fare o non fare queste ore straordinarie (che saranno pagate in seguito).
Intanto però, le offerte dei volontari esterni (anche se restano necessarie le adesioni di almeno 5 volontari interni) erano tantissime. Tra i tanti spiccava il Forum Nazionale dei Giovani che si è reso disponibile verso le istituzioni per sostenere e facilitare l’apertura del Colosseo.
Ora si cerca di sbloccare anche la situazione di altri musei nel:le quattro sedi del Museo nazionale romano è prevista infatti solo l’apertura di Palazzo Massimo e Terme di Diocleziano, così come sul fronte delle sette sedi della Soprintendenza al polo museale romano, restano aperti solo Palazzo Venezia e il Museo degli strumenti musicali. Sabato rischia la chiusura anche la Galleria Borghese.
Intanto, questa notte, le luci del Colosseo saranno spente per ricordare i cristiani che rischiano la vita per la loro religione nei paesi del Medio Oriente e dell’Africa e per fare appello per la libertà delle studentesse rapite in Nigeria. Lo spegnimento è stato organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Comunità Ebraica di Roma con il sostegno del sindaco Ignazio Marino.Il tutto sarà ripreso in diretta dal Tg1 dalle 20.20 di questa sera.
Carlotta Dessì