«Più 823 per cento di arrivi di migranti verso l’Italia rispetto allo stesso periodo del 2013» questi sono i dati ufficiali diffusi dalla’agenzia europea Frontex attraverso il suo vicedirettore Gil Arias Fernandez.
«Da gennaio ad aprile 2014 si sono registrati 25650 arrivi in Sicilia e 660 in Puglia e Calabria – ha detto Fernandez -sappiamo anche che ci sono numerose persone sulle coste libiche che stanno cercando possibilità per partire». Intanto a Ragusa sono stati arrestati i sei egiziani ritenuti gli scafisti dell’imbarcazione con 250 siriani, compresi decine di neonati e 50 minorenni, sbarcati ieri a Pozzallo dopo esser stati soccorsi da una nave della Marina militare italiana. In periodo elettorale la questione della gestione dei migranti da parte dell’Europa si fa sempre più spinosa.
Dopo le polemiche di ieri da parte del ministro dell’Interno Angelino Alfano che aveva dichiarato «L’ Europa non ci aiuta né a raccogliere i morti né a soccorrere i vivi», è arrivata la chiamata del commissario agli affari interni dell’unione Europea Cecilia Malmstrom.
Rettifica. La telefonata ad Alfano è stata definita dalla commissaria svedese «costruttiva e aperta». La diplomatica è intervenuta per smentire le dichiarazioni del suo portavoce Michele Cercone che aveva accusato l’Italia di poca chiarezza.
La tirata d’orecchie italiana alle istituzioni europee ha dato in apparenza i suoi frutti, considerato che Malmstrom ha chiesto a tutti gli stati membri di «dimostrare solidarietà», raccomandandosi di «discutere nel prossimo Consiglio degli affari interni su come si può contribuire ad affrontare le sfide nel Mediterraneo».
Impegno europeo. Il commissario Ue ha chiesto inoltre ai 28 stati membri di «impegnarsi nella ricollocazione dei rifugiati direttamente dai campi fuori la Comunità Europea, e nell’apertura di nuovi canali legali di ingresso». «Portando queste persone in Europa in sicurezza, eviteremmo loro di cadere nelle mani dei trafficanti che mettono in pericolo le loro vite», ha sottolineato la Malmstrom.
«Se ogni Stato si occupasse di ricollocare anche solo qualche migliaio di persone, questo farebbe una enorme differenza per centinaia di migliaia di persone che hanno bisogno e ridurrebbe significativamente la pressione dei flussi migratori nel Mediterraneo».
Duro Alfano. Il ministro degli Interni italiano sembra avere la soluzione al problema: «
L’Europa deve andare in Africa, specie in Libia, così come la comunità internazionale è intervenuta contro Gheddafi». Il soccorso in mare deve farlo l’Europa attraverso Frontex: «Mare Nostrum ci costa 300mila euro al giorno e l’Unione europea deve issare la sua bandiera sulle navi di Mare Nostrum».