Sarà “Grace di Monaco”, la biografia di Olivier Dahan dedicato all’attrice di Hitchcock diventata principessa, ad inaugurare la 67ma edizione del festival di Cannes. Mancano ventiquattro ore all’inizio della pomposa kermesse e la famiglia Grimaldi ha già fatto sapere che non ci sarà. Secondo i figli della principessa, interpretata da Nicole Kidman, la pellicola è “pura finzione cinematografica” e non c’è nulla di veritiero in quello che viene raccontato. “Grace di Monaco non può essere presentato come una biografia perché è totalmente fittizio e opera una distorsione dei fatti ai fini puramente commerciali”, ha fatto sapere con un comunicato ufficiale la famiglia. Quello che non va giù ai principi è il fatto di non essere stati consultati dal regista Oliver Dahan. “Non vogliamo essere associati in nessun modo a questo film – ha detto senza troppi peli sulla lingua il principe Alberto – perché è stato realizzato senza tener conto delle nostre osservazioni”.
E dopo Alberto è insorta anche la sorella Stéphanie, la figlia più piccola di Grace, la ribelle di casa, che era accanto alla madre in quel maledetto 14 settembre 1982 quando la Rover rotolò nel burrone portandosi via per sempre l’amata sovrana di Monaco, al volante dell’auto. “Questo film non avrebbe dovuto esistere”, ha tuonato Stéphanie in un’intervista concessa a “Nice Matin”, il quotidiano della Costa Azzurra. “Non l’ho visto e non andrò a vederlo – ha continuato – se si fa un film basato su fatti storici, bisogna rimanere fedeli a quei fatti”.
Dal canto suo Dahan, diventato celebre per aver diretto il film “La vie en rose” su Edith Piaf, non rimane in silenzio e con forza difende la sua libertà creativa: “Grace di Monaco è una storia romantica – ha raccontato – sull’ascesa di una grande star di Hollywood al ruolo più importante, quello della principessa di Monaco”. La pellicola racconta infatti i mesi del 1962 in cui Grace riceve la fatidica proposta da Hitchock di interpretare “Marnie” sul grande schermo ma alla fine rifiuta per seguire la ragione di stato e sposare Ranieri III, interpretato da Tim Roth. Per salire al trono Grace rinuncia così alla sua carriera da Oscar.
A difendere l’opera di Dahan ci pensa anche Thierry Frémaux, il direttore artistico del festival che si dice dispiaciuto che i Grimaldi abbiano attaccato il film senza neanche averlo visto. “Nicole Kidman, è una grandissima Grace – ha detto – e la famiglia ne sarebbe fiera”. Ma i Grimaldi sembrano fermi sulle loro posizioni e la polemica sulla Croisette, già parata a festa, rischia di continuare.
Maria Lucia Panucci