Stamattina l’appuntamento era alle 9:45 all’Istituto Sacra Famiglia, ma Berlusconi si è presentato con qualche minuto di anticipo. Centinaia di accrediti stampa ed emittenti tv, anche internazionali (dal New York Times, al Jazeera, fino alla tv giapponese FujiTv), fanno da contorno all’ingresso dell’ex Cavaliere nell’Istituto Sacra Famiglia. E Repubblica.tv decide di attivare anche una diretta streaming dell’evento, seguita s’immagina dai palati più fini.
Tra giornalisti, sostenitori dell’ex premier e operatori della clinica, Berlusconi viene raggiunto anche da un coro: “Noi lavoratori italiani abbiamo un sogno nel cuore: Berlusconi a San Vittore”. L’autore, Pippo Fiorito del sindacato dei Cub, è stato subito allontanato.
Berlusconi, tra detrattori e supporters, ha ancora il suo appeal mediatico, ma non solo mediatico. La struttura dove Berlusconi sconterà la sua pena ha infatti reso noto, nei giorni scorsi, che è aumentato il numero dei parenti che ha chiesto di avere un accredito per poter assistere i propri cari al San Pietro (sarebbero circa 200); e sarebbero cresciute a vista d’occhio anche le domande degli operatori che hanno richiesto il trasferimento in reparto.
Intanto trapela la notizia che, per il primo giorno, Berlusconi non dovrebbe essere impegnato in vere e proprie attività, sarà seguito dall’educatrice Maria Giovanna Sambiase nella prima fase d’inserimento. E secondo il direttore della struttura sarà proprio Sambiase il “punto di riferimento” di Berlusconi per i prossimi mesi. Dieci e mezzo, per la precisione, nei quali l’ex premier dovrà svolgere, come ha spiegato nei giorni scorsi il direttore generale della Sacra Famiglia Paolo Pigni, attività “del tutto simili a quelle dei volontari” anche nello “spirito di dedizione” che i responsabili della struttura si attendono.
Ma Berlusconi l’aveva già promesso ieri: “Domani comincerò questa mia presenza a Cesano Boscone con questi anziani malati di Alzheimer. Vivo questa esperienza con la certezza che saprò aiutare chi ha bisogno, è un arricchimento anche per me stesso”. Pillole di redenzione o campagna elettorale.
Nicola Maria Stacchietti