Bruno Vespa era pronto a realizzare tre puntate speciali di Porta a Porta con ospiti i leader dei tre maggiori partiti, Matteo Renzi, Silvio Berlusconi e Beppe Grillo, intervistati da lui e dal direttore del Tg1 Mario Orfeo in occasione della campagna elettorale per le Europee. Ma sembra tutto saltato.“Contrario ai principi della par condicio” è la motivazione arrivata ieri dall’ufficio di presidenza della commissione di vigilanza Rai presieduta da Roberto Fico poiché fare tre prime serate (il 14, 15 e 16 maggio) sulla rete ammiraglia con ospiti i tre leader dei maggiori partiti relegando quelli dei partiti minori in seconda serata è una violazione della par condicio.
Difficile dunque che i tre speciali di Porta a Porta vadano in onda. E Bruno Vespa dovrà forse rinunciare ad ascolti record da 20% di share.
Contro le tre serate di Porta a Porta avevano già protestato in maniera veemente i partiti di sinistra (la Lista Tsipras e Sel) ma anche il Nuovo centrodestra, in particolare Paolo Bonaiuti, la Lega Nord e Scelta Civica che ha salutato con favore la scelta della Commissione.
In questa polemica non poteva mancare Grillo che ha fatto sentire la sua voce sostenendo la posizione dei partiti più piccoli.
Giulia Lucchini