Si sono aggravate nella notte le condizioni di Ciro Esposito, il tifoso partenopeo ferito a colpi di pistola prima della finale di Coppa Italia di sabato. Il ragazzo di 29 anni è stato operato d’urgenza al policlinico Gemelli, al supporter azzurro è stata asportata parte del colon.
Vicina al figlio, Antonella Leonardi ha confermato le condizioni gravissime del giovane: «La situazione è delicata, ci vuole tanta forza e la mia forza, lo torno a ripetere, è la forza di Dio. Ieri ero contentissima, mio figlio era lucido e presente. Mi ha fatto segno di non piangere-, ha dichiarato la donna che ha voluto «ringraziare l’intera equipe di medici, oltre che i tifosi del Napoli e il popolo italiano per la solidarietà dimostrata in questi giorni». E nel pomeriggio, intervenendo alla trasmissione televisiva di Raiuno “La vita in diretta”, la madre di Esposito ha detto: «La persona che stava sopra Ciro, senza maglietta e cercava di rianimarlo è proprio Genny ‘a Carogna: non diciamo di lui solamente cose brutte». Ieri l’ultrà partenopeo è stato condannato a cinque anni di Daspo.
Antonella Leonardi ha potuto vedere il figlio dopo l’ok del GIP, Esposito, infatti, nonostante le condizioni gravi, era agli arresti. Intanto proseguono le indagini per individuare il responsabile dell’aggressione, l’esame “Stub” compiuto su Daniele De Santis è risultato negativo, sono state rilevate sulla mano dell’indagato solo due particelle sulle tre che sono necessarie per rendere positivo il test. Ma Gastone, così l’uomo viene soprannominato, resta ancora l’indagato principale del gesto.
Ulteriori esami verranno fatti sulle impronte della Beretta 7.65 con matricola abrasa dalla quale sono partiti i cinque proiettili, di cui quattro hanno raggiunto i supporter napoletani. Gli inquirenti sono ancora convinti che la pistola sia stata impugnata e utilizzata da De Sanctis, versione confermata da diversi testimoni che hanno dichiarato di aver visto l’ultrà romano sparare. Per Gastone è stata richiesta la misura cautelare in carcere. Secondo il pm Antonino De Maio «a suo carico ci sono elementi chiari».
Intanto l’esame dello stub è stato effettuato anche su Donatella Baglivo, socia di De Santis al Ciak Village, la donna ieri aveva raccontato di aver raccolto e gettato la pistola dopo gli spari.
Clima surreale ieri allo stadio San Paolo di Napoli per la partita che vedeva la squadra di casa impegnata contro il Cagliari. Oltre ai tanti striscioni di vicinanza a Ciro Esposito, la curva napoletana ha intonato un coro contro i tifosi della Roma: “Non finisce qui, romani bas….”.
Domenico Cappelleri