Non accennano a diminuire le voci sui contrasti interni alla comunità ebraica italiana, la cui spaccatura si è clamorosamente approfondita nel corso dell’ultima riunione del Consiglio ebraico nazionale tenuta a Milano lo scorso 5 maggio. Nei mesi scorsi erano nate forti polemiche da un dibattito serrato sulla questione israelo-palestinese che avevano visto emergere posizioni di contrasto rispetto all’appoggio della comunità italiana verso lo stato ebraico medio orientale. I recenti avvenimenti in seno al Consiglio dell’Unione delle comunità italiane hanno portato alle dimissioni di sette consiglieri, tra i quali spicca il presidente degli ebrei romani Riccardo Pacifici che ha però negato qualsiasi legame con le discussioni degli ultimi mesi: “Sta avvenendo una serena e normale dialettica in seno alle nostre comunità” ha dichiarato, augurando poi a Renzo Gattegna, presidente del Consiglio dal 2012, un “sereno lavoro”.
Nell’ambiente nazionale, poi, tutti escludono che le dimissioni siano dovute ai rapporti con la politica italiana e al legame con Israele. Dal 14 gennaio, infatti, all’interno delle comunità italiane era scoppiata una furibonda discussione attorno alle dichiarazioni dell’attivista Giorgio Gomel, che aveva duramente criticato la politica di Israele nei territori palestinesi occupati e la stessa legittimazione di tale condotta: il tutto era avvenuto durante la presentazione di un libro intitolato “La Sinistra e Israele: la frontiera morale dell’occidente”, dove secondo le testimonianze gli scontri tra Gomel e gli altri presenti erano stati molto duri. Si era partiti da uno striscione altamente provocatorio mostrato durante il dibattito con su scritto “Torna a Gaza, Giorgio” e proseguito con discussioni serrate molto violente in cui si è sfiorata più volte la rissa. Gomel era stato visto da gran parte dei presenti come un difensore dei palestinesi e un inquisitore di Israele, ma nei giorni successivi diversi membri della comunità, tra cui lo stesso Pacifici e il giornalista Gad Lerner, avevano espresso solidarietà verso di lui.
Le comunità ebraiche italiane, insomma, vivono un periodo di grande difficoltà, ed eventi tristi come la recente morte di Emanuele Pacifici, scomparso il 14 aprile, padre di Riccardo e figura storica della comunità romana, non hanno aiutato a rasserenare gli animi.
Stelio Fergola
