HomePolitica Scontri fra tifosi a Roma, Napolitano: “Basta impunità”

Scontri fra tifosi a Roma, Napolitano: “Basta impunità”

di Domenico Cappelleri06 Maggio 2014
06 Maggio 2014

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Gli episodi della finale di Coppa Italia hanno trovato la condanna unanime della politica italiana. L’immagine di “Genny a’Carogna” a cavalcioni sulla vetrata della curva nord che trattava con il capitano del Napoli Marek Hamsik non è andata giù a nessuno, tantomeno al premier Matteo Renzi che ha definito un «errore» parlare con i tifosi: «Bisognava giocare e basta, senza chiedere alcun tipo di permesso -ha dichiarato- ora interveniamo in modo serio: le società dovranno contribuire all’ordine pubblico».  Il triste spettacolo sotto gli occhi dei 70mila tifosi dello stadio capitolino e davanti a milioni di spettatori collegati alla tv è destinato a finire nelle aule di tribunale. Nonostante le smentite del questore Massimo Mazza sulla presunta trattativa con Gennaro De Tommaso “a’Carogna”, la procura vuole vederci chiaro. Il capo ultrà azzurro con la maglietta pro Speziale (l’assassino dell’ispettore Filippo Raciti, ucciso negli scontri prima del derby Catania-Palermo del 2007), rischia le accuse di interruzione di pubblico servizio e violenza privata. L’indagine, però, si concentrerà soprattutto sulle delegazioni che sono andate a discutere con “a’Carogna” in due fasi diverse.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non vuole nominare De Tommaso: «Non parlo di chi invoca la libertà per chi ha ucciso Raciti. Sono vicino alla vedova, come tutti gli onesti e tutti coloro che amano il calcio». Intervistato alla mostra sulla nazionale all’auditorium Parco della musica, il presidente della Repubblica afferma: «Non bisogna trattare con i facinorosi, le società e i presidenti devono rompere con loro».

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano dopo i fatti dell’Olimpico, propone di inasprire le pene contro i recidivi: «Oggi la Daspo può durare al massimo 5 anni, la pena dovrebbe arrivare a 10 – ha dichiarato il ministro – Il provvedimento va poi allargato a chi, al di la’ del fatto sportivo, dia problemi di turbativa di ordine pubblico, anche a chi  vandalizza gli spazi adiacenti allo stadio». Secondo quanto riportato nell’ultimo rapporto dell’osservatorio del Viminale «molti club continuano a soggiacere ad un perverso rapporto con le frange più estreme del mondo ultrà, con le quali ritengono di dover mantenere un dialogo esclusivo».Nonostante il governo abbia annunciato misure più volte rinviate, il fatto che ancora non sia stata presa alcuna decisione fa intendere che i tempi potrebbero non essere brevi.

Domenico Cappelleri

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