Partirà giovedì 30 aprile a Perugia l’ottava edizione del Festival Internazionale del Giornalismo che vedrà svolgersi fino a domenica 4 aprile un ricco programma di più di 200 eventi, con 500 speaker. Già ieri sera, però, si è tenuto un primo incontro (a ingresso libero come tutti gli appuntamenti perugini) presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, per anticipare la linea che quest’anno la kermesse seguirà: l’esame del turbolento rapporto tra media e potere. Sotto la denominazione di “War on journalism”, si è svolto il dibattito di Alan Rusbridger, direttore del quotidiano britannico The Guardian, e di Ezio Mauro, direttore de La Repubblica sulla guerra al giornalismo e del giornalismo nei confronti delle importanti evoluzioni degli ultimi anni. Il moderatore della serata, corrispondente da Londra de La Repubblica, Enrico Franceschini, ha presentato i due quotidiani come “simili, con tante cose in comune. La principale è che hanno entrambi lottato per la libertà di stampa”.
Si è discusso soprattutto di quanto sia importante che il giornalismo sia indipendente da ogni forma di potere e che protegga la sua oggettività e il suo coraggio. Attribuire un nome alle notizie, ha spiegato ad esempio Mauro, è una delle maggiori responsabilità del giornalista nonchè la via principale per “sconfiggere la banalizzazione imposta dal potere”. In questo senso è risultata ancora più significativa la presenza di Rusbridger che ha recentemente ricevuto il premio Pullitzer per aver scoperto e raccontato il Datagate, le rivelazioni della “talpa” Edward Snowden.
Temi come questo saranno affrontati nei prossimi giorni anche a Perugia dove si riuniranno gli ospiti più illustri: dall’ex ministro per l’Integrazione Cécile Kyengem al presidente di Montecitorio Laura Boldrini fino ai giornalisti Corrado Augias, Enrico Mentana, Mario Calabresi; passando per moltissimi ospiti internazionali come Margaret Sullivan, public editor del New York Times, e Richard Gingras senior director a Google, nel settore News and Social Products dove supervisiona Google News.
Corinna Spirito
