Meno tagli e più tasse. Come aveva preannunciato ieri, Ignazio Marino ha sconfessato l’impostazione data al bilancio da Daniela Morgante. La prima bozza, che l’assessore alle politiche economiche del comune di Roma aveva annunciato senza prima ricevere l’assenso del sindaco, prevedeva una serie di tagli lineari ma manteneva costante la tassazione sui cittadini romani. Marino ha deciso di cambiare rotta: aumenta la Tasi, che sulle prime case arriva al 2,5% contro il 2,3% previsto dalla Morgante. L’esborso medio per la tassa sulla prima casa a Roma si aggirerà sui 400 euro. E resta aperta la possibilità di innalzare dello 0,8% l’imposta sulle seconde abitazioni, come previsto dal Salva-Roma. Su anche la Cosap, il canone per l’occupazione di suolo pubblico, tassa che interessa i caldarrostai e i camion bar sempre numerosi nella Capitale. L’extra-gettito assicurato da queste correzioni si aggira sui 44 milioni, cui vanno aggiunti i 50 garantiti dalla mancata riduzione dell’addizionale comunale Irpef e i 40 milioni che entreranno nelle casse comunali grazie all’innalzamento della tassa di soggiorno.
Le maggiori entrate consentiranno a Marino di sforbiciare un po’ meno i fondi dei vari dipartimenti: dai 400 milioni di tagli previsti dalla politica del rigore della Morgante, si passa ai 270 della nuova bozza. Una cifra comunque molto alta, che agita le acque nel Pd romano. Voci di palazzo, riferiscono di una Flavia Barca, assessore alla cultura, molto nervosa. La spiegazione sta nel fatto che il suo dipartimento sarà tra i più penalizzati, mentre si cercherà di non toccare scuola e ambiente. Come ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Paolo Masini, Marino ha apportato le sue correzioni concentrandosi «su tre nodi principali: sociale, trasporti pubblici e manutenzione stradale».
Ma sui tempi per l’approvazione del bilancio 2014 regna l’incertezza. I democratici capitolini vorrebbero rinviare la discussione a dopo le Europee, Marino invece spinge per chiudere il prima possibile. In ogni caso, la bozza conclusiva sarà pronta per venerdì e a presentarla sarà la Morgante, affiancata da una squadra di fedelissimi voluti da Marino: una sorta di commissariamento mascherato. Lapidario il commento della Morgante: «Sono a disposizione del sindaco, decida lui. Io comunque sono serena, non ho nulla da rimproverarmi».
Valerio Dardanelli