Il ministro della Giustizia, Paola Severino, interviene sulla responsabilità dei giudici e, presentando un emendamento alla Comunitaria 2011, cerca di abolire la legge Pini. Con la sua proposta di modifica, il ministro si propone di introdurre il principio di responsabilità civile indiretta dei magistrati.Le novità. Nel disegno di legge messo a punto dal Guardasigilli si chiarisce che chi ha subito un danno ingiusto a causa di un atto posto in essere dal magistrato, con dolo o colpa grave e nell’esercizio delle sue funzioni, per ottenere il risarcimento deva agire prima contro lo Stato. Il danno ingiusto subito può consistere sia in danni patrimoniali che in risarcimenti chiesti a seguito di indebite privazioni della libertà personale. Tale novità, in controtendenza rispetto all’impianto attuale della responsabilità diretta del magistrato, è mitigata dalla clausola che impone di valutare il grado di chiarezza e precisione delle norme violate, in modo da rendere più palese l’eventuale negligenza dell’inquirente e la gravità dell’inosservanza.
Pareri favorevoli e non. La capogruppo Pd Silvia Della Monica si dice soddisfatta dell’emendamento del ministro Severino e continua “Il Governo prende, quindi, giustamente posizione in una materia di straordinaria rilevanza costituzionale, confermando la responsabilità diretta dello Stato e solo indiretta del magistrato”. Anche Cosimo Ferri, segretario di Magistratura Indipendente reputa ciò un cambiamento positivo anche se suggerisce che si tenga conto della posizione assunta dalla magistratura la quale, compatta, ha chiesto un ritorno alla attuale legge Vassalli. Affinché siano rispettate le garanzie costituzionali previste per la magistratura non si può prescindere dalla soppressione dell’emendamento Pini nonché dalla esclusione di azioni di rivalsa obbligatorie dello Stato sul magistrato. Enrico Costa, capogruppo del Pdl, invece, è l’unica voce fuori dal coro e in commissione Giustizia alla Camera, boccia la Severino invitando il governo a fare chiarezza e ad assumere il timone della situazione.
Mariangela Cossu