Dalle 17 di oggi, il Tribunale di Sorveglianza di Milano dovrà decidere se concedere a Silvio Berlusconi l’affidamento ai lavori sociali. Entro cinque giorni, quindi entro martedì prossimo, il giudice Beatrice Crosti, la criminologa Silvia Guidali e la sociologa Federica Brunelli, dovranno stabilire se accettare o meno la richiesta di assegnazione ai lavori sociali avanzata dalla difesa dell’ex cavaliere. L’ex Presidente del Consiglio non sarà presente in aula per un problema al ginocchio. E’ la prima volta nella storia italiana che un tribunale si trova a discutere su una richiesta di questo tipo avanzata da un ex premier. Berlusconi dovrebbe scontare una pena detentiva ai domiciliari di un anno, ma se dovesse esser accettata la richiesta di assegnazione ai lavori sociali potrebbe godere di uno sconto di pena di 45 giorni. L’attività di volontariato dovrebbe svolgersi in una struttura per anziani e disabili poco distante dalla residenza di Arcore, mezza giornata alla settimana, con obbligo di dimora dalle 23 alle 6. Per quanto riguarda le restrizioni relative allo svolgimento della vita politica arriveranno sicuramente, anche se ancora non si sa in quale misura. Duri i commenti del leader di FI: “Vogliono tapparmi la bocca.”
La decisione del Tribunale difficilmente arriverà prima dei termini prescritti, ma i legali di Berlusconi hanno già fatto sapere attraverso “Il Giornale” che se non dovesse essere accettata l’assegnazione ai lavori sociali sono pronti a chiedere la revisione del processo al Tribunale di Brescia. Alla base della richiesta di revisione ci sarebbe la dichiarazione giurata di Dominique Appleby, ex braccio destro di Frank Agrama ritenuto dai giudici socio occulto di Berlusconi. L’Affidavit della Appleby, infatti, scagionerebbe a pieno l’ex cavaliere: “ Durante i sette anni in cui lavorai nell’Agrama Group non una volta sola vidi o sentii Berlusconi.”
Cesare Bifulco
