Con il secondo turno delle amministrative è arrivato un verdetto amaro per la “gauche”. La sinistra di Hollande perde 155 città, ottenendo complessivamente un consenso del 40,57%, a fronte del 45,91% ottenuto dalla destra di Jean-François Copé. Si fa strada anche l’estrema destra di Marine Le Pen che, cavalcando l’antieuropeismo e il malcontento delle periferie, arriva con il Front National ad un buon 6,84%.
Il ballottaggio interessava 6.455 comuni, tra i quali la maggior parte delle grandi città. Parigi resta ai socialisti che, con la vittoria di Anne Hidalgo arginano, almeno nella capitale, il riflusso nazionalista dell’elettorato francese. Cambiano invece colore città storicamente schierate a sinistra come Roubaix, Angers, La Roche-sur-Yon, Nevers, e addirittura Limoges, che aveva un sindaco di sinistra dal 1912.
Il Fronte Nazionale, dopo i buoni risultati del primo turno –si era parlato di boom- nel secondo turno subisce un arresto: sono solo quattordici i comuni che passano alla destra. Resta comunque il miglior risultato per il partito di Le Pen dal 1995. Preoccupano invece i dati sull’astensionismo, in crescita dalle scorse amministrative: due francesi su cinque non si sono recati alle urne.
La portavoce del governo Najat Vallaud-Belkacem, dopo aver costatato i «risultati negativi, deludenti per la sinistra» ha lasciato intendere che è molto probabile che avvenga un rimpasto.
Francia, nelle amministrative dilaga “l’onda blu” della destra
31 Marzo 201453