Sconterà 20 anni di pena l’ex fidanzato di Lucia Annibali la giovane avvocatessa di Urbino sfigurata con l’acido nell’aprile dello scorso anno. Per i due sicari albanesi ingaggiati per compiere il gesto, invece, la condanna è di 14 anni. Si conclude così l’ennesimo caso di violenza di genere che ha come carnefice un fidanzato geloso che non ha accettato la fine della relazione sentimentale.
A pronunciare la sentenza definitiva è stato il Gup Maurizio Di Palma, accogliendo la richiesta di 20 anni per Varani voluta dal pm di Pesaro Monica Garulli. Scontata, invece, di 4 anni – passando da 18 anni richiesti a 14 definitivi – la pena per Rubin Talaban e Altistin Precetaj, gli esecutori materiali. “È una sentenza giusta, e sono contenta per me e per la mia famiglia. Se ho cercato di resistere è anche per loro. Ma rimane una vicenda triste, non c’era bisogno di arrivare a tanto” ha commentato la Annibali.
Un verdetto che ha lasciato di stucco l’imputato e la sua famiglia. “Continua a ripetere la sua verità, che non voleva fare del male a Lucia, non voleva quell’evento.” Sono le parole dell’ex fidanzato, Luca Varani, riportate dai suoi avvocati Francesco Maisano e Roberto Brunelli. La Difesa ha continuato a ripetere che Luca avrebbe ordinato di rovinare solamente l’auto della donna e non di sfregiarla. Si è trattato di un processo “molto difficile – ha riferito Francesco Coli, avvocato della vittima – perché i due imputati si sono sempre avvalsi della facoltà di non rispondere. Tuttavia tutte le ipotesi di accusa sono state ritenute attendibili”. Poi, durante la conferenza stampa a Pesaro, Coli ha reso noto che congiuntamente alla condanna “Il giudice ha stabilito che i danni saranno liquidati in una separata causa civile. Intanto sono stati stabiliti 800mila euro di provvisionale per Lucia”.
A commentare la vicenda è anche la presidente della Camera Laura Boldrini, sempre in prima fila quando si parla di diritti delle donne “Sono vicina con affetto a Lucia Annibali, nel giorno in cui il suo straordinario coraggio ha ottenuto un riconoscimento importante e tempestivo dalla giustizia italiana. Il volto di Lucia e le sue parole hanno dato in questo anno un contributo fondamentale alla battaglia delle donne. In molte, anche grazie al suo esempio, stanno uscendo dal silenzio, per riaffermare che la violenza di genere, anche quando si consuma dentro una casa, non è mai un fatto privato”. E ai curiosi e alla segretaria nazionale del Pd che le ha proposto di candidarsi alle europee Lucia ha risposto:“Vedremo, non mi sembra ne’ il momento, ne’ la sede”. Adesso la attende un nuovo intervento chirurgico. “Il mio incubo è finito un anno fa, ora vado avanti per la mia strada. Nessun rancore, ora penso alla mia vita”.
Flavia Testorio