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Torna l’emergenza sbarchi, soccorsi tremila migranti

di Alessandro Testa20 Marzo 2014
20 Marzo 2014

trasbordo migranti Marina (lancia del Grecale)Oltre tremila migranti soccorsi in tre giorni, ottomila dal primo gennaio: puntuale come ogni anno, il ritorno della bella stagione porta con sé anche un notevole incremento della pressione migratoria sul Mediterraneo meridionale, ed in particolare sulle coste della Sicilia. La Marina Militare e la Guardia Costiera – con il supporto di altre amministrazioni nazionali, militari e civili – sono impegnate ogni giorno nell’attività di pattugliamento in mare aperto per intercettare i barconi dei “viaggi della speranza” prima che le fatiche del viaggio o l’entusiasmo per la vicinanza della costa possano mettere a repentaglio la vita dei loro precari occupanti: in gran parte donne e bambini, originari di Paesi africani o asiatici.

Frontex da rafforzare. In teoria il controllo delle frontiere esterne dell’Unione europea – anche quelle marittime – dovrebbe essere assicurato dall’“Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea”, meglio nota come Frontex, a cui partecipano i 28 Stati-membri e altri Paesi aderenti al sistema di Schengen come l’Islanda. L’agenzia è diretta dal generale finlandese Illka Laitinen ed ha sede a Varsavia, vicino alle altrettanto permeabili frontiere (terrestri) orientali dell’Unione.

La tragedia di Lampedusa. Frontex non ha però una succursale “navale” nell’Europa del Sud e, nei fatti, il suo contributo al pattugliamento del Mediterraneo non è mai risultato sufficiente, tanto che dopo la tragedia di Lampedusa dello scorso 3 ottobre, in cui – a causa di un fuoco acceso per segnalare la loro posizione – morirono quasi quattrocento migranti, il governo Letta decise che l’Italia avrebbe dato vita ad una «missione unilaterale» per prevenire quanto più possibile l’ulteriore perdita di vite umane.

Mare Nostrum. La missione Mare Nostrum è operativa nel Canale di Sicilia e nel Mar Jonio meridionale dal 18 ottobre 2013. Il coordinamento spetta alla Marina Militare, che schiera la nave anfibia San Giusto con funzioni di comando e controllo, e con capacità sanitarie e di ricovero a favore dei migranti. Alla missione partecipano inoltre stabilmente le fregate Grecale e Zeffiro, e i pattugliatori Foscari e Sirio, oltre alla componente aerea e a supporti temporanei da parte di altre navi. Attualmente il comandante è il contrammiraglio Giuseppe Rando.

Di Alessandro Testa

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