Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si recherà domani, sabato 15 marzo, a Cassino per ricordare le vittime della distruzione della città nella Seconda Guerra Mondiale. E sabato saranno passati settant’anni esatti da quel 15 marzo 1944 in cui la città di Cassino fu rasa al suolo e centinaia di civili vennero uccisi dalle 1.250 tonnellate di bombe e dai 200.000 proiettili delle forze alleate. Già piegata dal bombardamento sull’Abbazia di Montecassino del mese precedente, la cittadina fu costretta a subire otto ore continue di attacco britannico e statunitense, per via aerea prima e dall’artiglieria poi. In seguito, l’intervento sulla città, nato dalla convinzione che i tedeschi vi avessero stabilito il loro quartier generale, si rivelò un enorme errore; ma ormai di Cassino non era rimasto che un cumulo di macerie.
La ricostruzione della città durò fino agli anni ’60 e, benché oggi Cassino sia completamente rinata e conti quasi 34mila abitanti, l’orrore della guerra e il sacrificio di tantissime vite umane non sono ancora stati superati.
E proprio per sottolineare l’importanza di ricordare questa tragedia, il presidente Napolitano presenzierà alla cerimonia “70° anniversario del Bombardamento della Città di Cassino”, che si terrà in Piazza A. De Gasperi a partire dalle ore 10.30; visiterà il monumento ai Caduti e firmerà l’Albo d’Onore del Comune. Oltre all’intervento del presidente della Repubblica, moltissime le iniziative che si svolgeranno nel corso dell’intera giornata: dalla Marcia della pace, da parte degli studenti della Città, al concerto musicale offerto dalla banda di Cassino (qui il programma completo).
Corinna Spirito