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Fnsi, servono ammortizzatori sociali e tutele ai lavoratori

di Cecilia Greco12 Marzo 2014
12 Marzo 2014

fnsi

In un contesto già caldo e segnato dai numerosi licenziamenti, il settore dell’editoria non fa eccezione. Fnsi, Associazioni regionali di stampa e Cdr di QN, il Resto del Carlino, La Nazione, il Giorno e Q.Net, si sono incontrati a Roma per esaminare la situazione del Gruppo Poligrafici Editoriale. Il Fnsi non può ovviamente accettare che un’azienda, che aveva già richiesto lo stato di crisi, ancora non terminato, a cui sono seguiti numerosi licenziamenti, ne ottenga un secondo diretto al prepensionamento di circa trenta giornalisti e alla proroga del biennio di solidarietà .

 Il sindacato già impegnato a discutere con il Governo sulla destinazione delle risorse destinate al settore dell’editoria, predisposte nella legge di stabilità, considera “improponibile tale richiesta tanto più da parte di un’azienda che dai primi anni Novanta ricorre sistematicamente agli ammortizzatori sociali pagati, in gran parte, dalla categoria attraverso l’Inpgi”. E’ essenziale, invece, secondo L’Fnsi avviare un percorso volto a consolidare “ una progettualità specifica che individui il carattere strategico del giornalismo professionale come base di rilancio dei media del gruppo, in un’ottica di sviluppo verificabile su cui misurare l’organizzazione editoriale e la consistenza delle redazioni”.

Si avverte sempre più chiara la necessità di rivedere alcuni meccanismi previsti dalla legge 416, aggravata da parametri che segnano profondamente il sistema di solidarietà e ne intaccano l’autonomia. E’ arrivato il momento, forse, di dare ai lavoratori qualche strumento in più per tutelarsi.

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