La procura di Savona ha ottenuto il sequestro della centrale elettrica Tirreno Power di Vado Ligure, accusata di non aver rispettato alcuni limiti di emissioni imposti dall’autorizzazione integrata ambientale. L’inchiesta era iniziata nei mesi scorsi, si era parlato di disastro ambientale e omicidio colposo. “Senza la centrale di Vado Ligure tanti decessi non ci sarebbero stati” aveva dichiarato il procuratore di Savona, Francantonio Granero, dopo aver visionato le perizie del ministero dell’Ambiente. La società controllata a metà dalla Cir della famiglia De Benedetti aveva risposto alle accuse smentendo il nesso tra i decessi e i fumi della centrale.
“Un passo avanti nella lotta all’inquinamento”. Nei giorni scorsi il gip, Fiorenza Giorgi, ha disposto il sequestro della centrale che comporta lo spegnimento dei gruppi a carbone. “Un importante passo avanti nella lotta all’inquinamento ambientale e sanitario da anni denunciato in Liguria” ha dichiarato Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente, aggiungendo: “Ora ci aspettiamo che la centrale di Vado Ligure venga riconvertita con progetti utili e sostenibili e che possa così diventare un esempio da seguire”. Si tratterà probabilmente di una chiusura temporanea che riguarda i gruppi al carbone e non quelli al metano, “resta il rammarico per non aver preso provvedimenti in tempo, sono anni che diciamo che questa centrale emetteva in atmosfera composti nocivi e danneggiava le popolazioni locali”. La società Tirreno Power ha dichiarato che intende continuare a operare nel rispetto della legge, volontà che è stata espressa anche nel comunicato stampa che ha annunciato: “Il provvedimento di sequestro è complesso, è allo studio dei tecnici e dei legali che lo stanno valutando in tutte le sue implicazioni. Potremo esprimerci sui contenuti solo nelle prossime ore quando sarà esaminato con la necessaria attenzione”.
Allarme dipendenti. L’evolversi della vicenda giudiziaria ha provocato non poca confusione, i cittadini e i lavoratori hanno chiesto chiarezza. La chiusura della centrale elettrica di Vado Ligure potrebbe avere delle ripercussioni per gli oltre 700 lavoratori della Tirreno Power. I sindacati hanno chiesto al prefetto di Savona, Gerardina Basilicata, di convocare un incontro con i rappresentanti dell’azienda e delle istituzioni locali per fare il punto della situazione.
Alberto Gentile