Da quando si è consumato lo strappo con Angelino Alfano che ha portato allo scioglimento del Pdl, Silvio Berlusconi non ha smesso di cercare volti nuovi che alimentassero Forza Italia. Invano. Dai numerosi circoli “Forza Silvio”, spuntati come funghi in tutta Italia, non è emerso nessuno. Sconfortato, il Cavaliere ha confessato di «sentire la mancanza» di una figura di riferimento che invece è presente nel Pd di Renzi: «Anna Maria Boschi». Ma Berlusconi è un tipo pragmatico e ha presto fatto i conti con la realtà: se il “nuovo che avanza” non si trova, meglio affidarsi all’usato sicuro. E così, al posto dei boccoli della Boschi, ecco spuntare il taglio monacale di Clemente Mastella e Claudio Scajola, due vecchie volpi della politica. Saranno loro i due candidati forti di Forza Italia per le prossime elezioni europee che si terranno a maggio.
La prossima tornata elettorale sarà un’occasione di rilancio per entrambi. Mastella potrà tornare in pista dopo un periodo di assenza che ha fatto seguito alle dimissioni presentate nel 2008, quando l’inchiesta “Why Not”, condotta dall’allora sostituto procuratore Luigi De Magistris, lo aveva politicamente screditato. Scajola avrà l’opportunità di mettersi definitivamente alle spalle la vicenda della casa in zona Colosseo, saldata «a sua insaputa». L’esperienza a Strasburgo sarebbe una novità per lui. Mastella, invece, l’ha già sperimentata nel 2009 quando fece l’eurodeputato per il Pdl, non mancando di lamentarsi per la diaria troppo bassa elargita agli eletti al parlamento europeo: «Nei 295 euro giornalieri non ci si sta dentro, è una miseria». Ma erano altri tempi. La crisi degli ultimi anni deve avergli fatto cambiare idea.
Valerio Dardanelli