Arrivano dati confortanti per l’economia italiana a gennaio. Secondo i dati diffusi dall’Istat questa mattina, la produzione industriale è infatti cresciuta nel primo mese dell’anno dell’1%, rimbalzando così il dato negativo di dicembre, che aveva smorzato gli entusiasmi dovuti al primo dato positivo dopo due anni, registrato a novembre 2013. Quello di gennaio è il dato migliore dall’agosto del 2011.
Su base tendenziale il dato è ancora più significativo, attestandosi all’1,4%, calcolando che gennaio 2014 aveva una giornata lavorativa in meno rispetto all’anno precedente. Continua a scendere invece se si considera l’indice grezzo (che considera la produzione reale), dell’1,7%. Crescita dello 0,7% invece se si mette a confronto il trimestre novembre-gennaio con quello precedente.
L’avanzamento inoltre è particolarmente robusto in settori chiave dell’economia del Belpaese. La produzione manifatturieria infatti è cresciuta del 2,5%. In particolare a trainare il macrosettore sono stati i beni di consumo durevole ed i beni strumentali, guarda caso due tra i distretti più penalizzati negli ultimi due anni, che ora invece registrano crescite annuali nell’ordine del 3%.
A dare solidità alla crescita della produzione determinante è stata la ripresa delle immatricolazioni delle auto in Europa e, in maniera meno consistente, anche in Italia. A beneficiarne sono stati i settori della produzione di mezzi di trasporto e della meccanica, entrambi con crescite a doppia cifra. Si registrano inoltre dati positivi per i distretti dell’alimentare, del tessile, della chimica, della farmaceutica, e della gomma plastica.
L’unico macrosettore in calo è quello dell’energia, con le forniture di gas, le forniture di energia elettrica e le attività estrattive che cedono terreno. Arretrano anche elettronica, elettrotecnica e macchinari.
Grazie a questo risultato l’indice italiano della produzione risale a 92,6, miglior dato dall’ottobre 2012. L’Italia dunque torna su un cammino virtuoso ma guai ad adagiarsi. La concorrenza infatti non resta certo a guardare se solo pensiamo che nello stesso periodo dell’anno la produzione industriale della Germania è cresciuta del 5%, più di tre volte quella italiana.
Mario Di Ciommo