Questa mattina a Pretoria è ripreso il processo che vede imputato il velocista Oscar Pistorius, chiamato a rispondere di omicidio premeditato nei confronti della sua fidanzata Reesa Steenkamp.
In aula la madre della ragazza uccisa e 107 testimoni. La durata del processo è prevista in tre settimane, con la partecipazione dei giornalisti di tutto il mondo autorizzati alle riprese televisive.
La modella il giorno di san Valentino dello scorso anno è stata trovata uccisa a colpi di arma da fuoco nella casa di Pistorius, sin da subito dichiaratosi non colpevole non solo dell’omicidio, ma
anche del reato di porto d’armi e uso di armi proibite.
Pistorius, liberato dietro pagamento di una forte cauzione, e privato di tutte le sue armi (alcune illegalmente detenute) e dei passaporti, è stato sempre descritto come un ragazzo dal carattere turbolento e in molti ricordano liti furiose probabilmente per gelosia.
Anche il giorno dell’omicidio i vicini hanno sentito diverse urla provenire dall’abitazione del campione ma nulla lasciava immaginare il delitto che si sarebbe consumato.
Il velocista, in passato già arrestato per una presunta aggressione a una ragazza, ha sparato attraverso una porta più volte con un’arma regolarmente detenuta, colpendo Reesa alla testa e alla mano, mentre altri due spari sarebbero andati a vuoto.
Pistorius a sua difesa ha sempre parlato di un errore fatale, avendo scambiato la ragazza, al momento dell’omicidio chiusa in bagno, per un ladro. Ipotesi però esclusa dalla polizia.
Per l’accusa infatti il campione paralimpico avrebbe sparato e ucciso la
fidanzata di proposito.
Federica Tagliavia