HomeCronaca Monti e Hollande vs Merkel: scontro sulle politiche economiche europee

Monti e Hollande vs Merkel: scontro sulle politiche economiche europee

di alessio.perigli31 Maggio 2012
31 Maggio 2012

Le ricette per guarire l’Unione Europea da una crisi che non sembra terminare mai, continuano ad essere contrastanti tra loro. L’imperativo crescita sostenuto dal binomio Monti-Hollande si contrappone a quello sul rigore abbracciato con forza dalla cancelliera tedesca Angela Merkel. Nella conference call di ieri che ha coinvolto il premier italiano Mario Monti, il presidente americano Barack Obama, Angela Merkel e il presidente francese François Hollande si è discusso sui diversi temi economici in agenda e i preparativi per il prossimo G20 che si terrà in Messico.
Ancora Grecia. La Merkel sostiene la necessità del rigore finanziario come elemento indispensabile per garantire la crescita nonostante l’asse franco-italiano ritenga vi sia la necessità di allungare i tempi per la copertura del debito greco perché un’eventuale uscita del paese dall’ Eurozona potrebbe mettere in crisi la stessa esistenza della moneta unica. A sostegno di questa soluzione vi è un appello firmato da cinquanta illustre personalità di livello internazionale (tra le quali Giuliano Amato e il finanziere George Soros). Inoltre c’è il serio rischio che l’Irlanda non ratifichi il fiscal compact perché rischia di non poter raggiungere il pareggio di bilancio secondo le regole definite nel Trattato di Stabilità.
La proposta della Commissione. Un altro punto sul quale i paesi dovranno confrontarsi è quello sull’unione bancaria proposta dalla Commissione europea che è basata su tre pilastri: un sistema unico di supervisione bancaria gestito dall’Eba (l’agenzia bancaria europea) mediante un rafforzamento dei poteri attuali, un’unica garanzia europea sui depositi bancari, sottraendo tale responsabilità agli stati membri e l’intervento diretto del Fondo Salva Stati per ricapitalizzare direttamente le banche senza passare per i paesi a cui il fondo è destinato.
Quest’ultima ipotesi è nettamente bocciata dalla Germania.
Le divergenze sulle soluzioni per uscire dalla crisi economica sono forti, ma la cancelliera  ha espresso la disponibilità a valutare le proposte in campo. Questo atteggiamento di apertura è stato determinato dalla crisi della Spagna che rischia di entrare in una situazione analoga a quella greca.

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