Il Pd è entrato ufficialmente nel Partito Socialista Europeo, questo è quanto deciso dall’assemblea dei democratici che con 121 voti favorevoli, un astenuto e un contrario ha approvato l’ingresso nel Pse.Gli unici scettici sulla scelta sono stati Beppe Fioroni e, a sopresa, il renziano Matteo Richetti.
La decisione è arrivata al termine dell’incontro tra Matteo Renzi e Martin Schulz avvenuto ieri alle 19 a palazzo Chigi. A dare un’accelerata alla decisione dell’assemblea è stato il nuovo Presidente del Consiglio italiano che si presenterà domani al congresso del Pse di Roma come uno dei leader dell’organizzazione.
No di Fioroni. L’unico a dare battaglia è l’ex ministro dell’istruzione (del governo Prodi) Beppe Fioroni che ha dichiarato: «Sono nato democristiano, non voglio morire socialista. Sono sicuro che il Pd di Renzi prenderà una marea di voti tra i moderati, ma dentro il Pse, con il nome di Shulz nel simbolo, ne perderà altrettanti».
Risposta di D’Alema. Ironizza sulle parole di Fioroni Massimo D’Alema che sul timore dell’ex popolare di morire socialdemocratico dice: «Noi facciamo una scelta politica e non ideologica, aderiamo ad un campo di forze progressiste molto variegato: c’è chi di noi è comunista, come Peppe Vacca, e teme di morire democristiano, e chi, come Fioroni ha paura di morire socialista, io mi limiterei alla prima parte della frase che ci unisce tutti e meglio corrisponde al sentimento umano».
Congresso Pse. Domani al congresso del Pse verrà celebrato l’ingresso del Pd nel Partito Socialista Europeo. Atteso all’evento anche Pierluigi Bersani, alla seconda uscita dopo l’operazione per emorragia cerebrale di due mesi fa, che si è dichiarato soddisfatto per l’accordo trovato. Presente il socialista Riccardo Nencini, membro Pse sin dalla fondazione che ha dichiarato: «Adesso non c’è più motivo per non costruire una lista socialista alle europee con il Pd, noi e una parte di Sel».
