Se c’è una cosa da non fare mai a una donna è parlare di lei in maniera sessista. E se capita ad un politico, poi, la faccenda va su tutti i giornali.È il caso, questo, di Ségolène Royal: l’ex candidata socialista alle scorse presidenziali in Francia ed ex partner del neopresidente Francois Hollande, è da sempre perseguitata a causa della sua vita privata e della sua presunta rivalità con Valerie Trierweiler, nuova premiere dame. Ségolène questa volta è andata su tutte le furie a causa di un articolo sul settimanale Elle.
Querelle su Elle. Il giornale francese ha messo in scena un confronto a distanza fra i due amori di Hollande, il tutto condito col parere di uno psicanalista che ha spiegato i meccanismi di gelosia che possono scaturire tra la nuova compagna e la donna che l’ha preceduta. «È una costante – afferma Juan David Nasio – in tutte le coppie che vedo, è inevitabile che la nuova donna di Hollande sia allergica alla precedente! Abbiamo in questo caso una situazione di gelosia ordinaria attorno a un uomo ordinario». La Royal ha prima risposto su Twitter: «Palma del sessismo al giornale Elle. Pettegolezzi e luoghi comuni, intrusione volgare e adescatrice in piena campagna per le politiche. Decisamente nessun regalo». E ieri mattina su Canal Plus, interrogata di nuovo sull’argomento, ha sbottato: «Non faccia pubblicità a quel giornale, che cerca di costruire una commedia da boulevard con uno psicanalista da due euro. A un uomo non direbbero mai questo».
Vecchie rivalità. E la ruggine fra le due, effettivamente, esiste. Secondo l’entourage della premiere dame, se c’è una persona che fa andare su tutte le furie Valerie Trierweiler, è proprio Segolene Royal. «Per Valerie, tutto quello che riguarda Segolene sfugge dall’ambito del razionale – osserva qualcuno dell’entourage presidenziale, intervistato dal settimanale L’Express – È quasi impossibile affrontare questo argomento davanti a lei, anche da un punto di vista strettamente politico. È più forte di lei». «Valerie è intelligente e simpatica ma ha il suo caratteraccio», racconta anche un suo collega giornalista. La stampa transalpina l’ha già soprannominata “la first lady di ferro”. Al di là delle possibili rivalità, rimane il fatto che, nel caso di un politico uomo, la stampa non avrebbe fatto lo stesso.
Claudia Nardi