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Libertà su cauzione ai marò. Terzi: «Niente trionfalismi»

di Alessandro Filippelli31 Maggio 2012
31 Maggio 2012

I due fucilieri del Battaglione San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, stanno trascorrendo le loro ultime ore nella Borstal School di Kochi in India. Ieri l’Alta Corte del Kerala, la capitale del Paese, ha concesso ai marò la libertà su cauzione, costringendo il governo italiano a pagare circa 140mila euro per ciascuno dei due militari.

Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha smorzato gli entusiasmi: «La vicenda dei due marò è stata segnata da decisioni contraddittorie. Bisogna capire come le autorità del Kerala applicheranno le ultime decisioni dei giudici».
Il governo indiano ha deciso di rinunciare all’applicazione del “Sua Act” (Suppression of Unlawful Acts against the Safety of Maritime Navigation), una convenzione del 1988 che definisce il “terrorismo marittimo”. L’attuazione del trattato avrebbe consentito alla Corte di giudicare i due marò alla stregua di terroristi internazionali.
La vicenda. I due militari erano stati arrestati con l’accusa di aver ucciso, il 15 febbraio scorso, due pescatori indiani davanti le coste del Kerala, durante un’operazione anti-pirateria a bordo della nave italiana Enrica Lexie. La nave, ricordano i giudici indiani, non appartiene allo Stato italiano ma è privata. Quindi, sebbene l’incidente sia avvenuto in acque internazionali come hanno sempre sostenuto le autorità di Roma, il caso di duplice omicidio è di giurisdizione indiana.
Le autorità del Kerala così lasciano cadere l’accusa di terrorismo concedendo una libertà accompagnata da condizioni stringenti quali la consegna dei passaporti, il divieto di allontanarsi da Kochi e, inoltre, l’obbligo di firma quotidiana in commissariato tra le 10 e le 11 di mattina.
L’Italia mostra prudenza, il console generale, Giampaolo Cutillo, ha chiesto di aspettare: « Non abbiamo – ha detto-  ancora in mano l’atto firmato dal giudice».
Terzi, in un commento su Twitter pubblicato questa mattina, ha spiegato di aver «appena parlato con i due militari, fiduciosi e determinati dopo le ultime notizie», poi ha aggiunto che «sentono il sostegno e la vicinanza del governo e dei cittadini».

Alessandro Filippelli

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