Da marzo Mediaset avvierà la sperimentazione di un progetto per la tutela dei minori sul web. Le misure di protezione verranno adottate su tutti i portali internet del gruppo, compresi i servizi on demand attivi su tv, pc, tablet e device mobili. L’azienda di Cologno risponde così alle indicazioni date dalla CEO, Coalition on a Better Internet for Kids.
L’applicazione si avvarrà di un nuovo sistema tecnologico di controllo dei contenuti generati dagli utenti, di una verifica dell’età previa registrazione per l’accesso ai contenuti vietati ai minori di 14 anni e di un link diretto al “Comitato Media e Minori” per l’immediata segnalazione di contenuti inappropriati.
L’idea di Mediaset è nata dalla volontà di portare sul web il sistema di segnalazione utilizzato nella tv olandese, essenziale per il “parental control”. L’applicazione, infatti, è stata sviluppata da RTI interactive Media in collaborazione con il Nicam, l’organismo olandese preposto al rating dei programmi audiovisivi. Il Nicam, attivo dal 1999, ha messo a punto il sistema Kijkwijzer, che classifica i prodotti audiovisivi non solo specificando i limiti di età ma anche il contenuto. A essere “bollate”, mediante simboli specifici, sono le produzioni che contengono violenze, scene di sesso, turpiloquio e discriminazioni.
Mediaset – che si avvale anche del contributo del British Board of Film Cassification – si prefigge con il nuovo sistema l’obiettivo piuttosto ambizioso di mettere dei paletti nel mare magnum del web, tutelando i minori. Obiettivo sul quale si è mosso in anticipo il noto motore di ricerca Google: da mesi ha inserito, almeno nei Paesi inglesi, un particolare filtro per bloccare le ricerche di materiale pedopornografico.
Poco confortanti sono i risultati dell’indagine dello scorso anno sull’uso di internet da parte dei minori, condotta per il Moige – Movimento Italiano Genitori – da Tonino Cantelmi, professore di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione presso l’università Lumsa di Roma. “Nove minori su dieci – afferma Cantelmi, che ha analizzato un campione di circa 1000 minori italiani – navigano in rete quotidianamente. Sei su dieci sono da soli quando utilizzano internet. Solo uno su dieci si connette per studiare, mentre uno su quattro preferisce chattare. Sei su dieci ragazzi ammettono di divertirsi a scambiare foto e video hot in rete”.
Sebbene un altro passo in avanti sulla lunga strada della tutela dei minori stia per essere compiuto, la misura più efficace resta sempre il controllo dei figli da parte dei genitori.
Antonino Fazio