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SANREMO/2 Ma neppure il finto contestatore riesce a salvare gli ascolti

di Raffaele Sardella21 Febbraio 2014
21 Febbraio 2014

sanremo 2014, teatro ariston

Dalla sala stampa di Sanremo. Sembrava che, al giro di boa della terza serata, il festival si fosse dato una scossa. La puntata convinceva per il grande coinvolgimento del pubblico, l’impressione era netta sia all’Ariston che qui in sala stampa. Poi la doccia fredda: stamattina i dati dell’auditel affossano di nuovo lo spettacolo.
Andiamo con ordine: Fazio piazza due mosse azzeccate. La prima è il flash mob di Shay Fishman and the Cappella all Stars. La performance inizia con la simulazione di una protesta in platea che inganna tutti: un contestatore si alza dalle prime file e, impossessatosi del microfono di Fazio, inizia a cantare. Viene accompagnato da un coro che, ‘diffuso’ tra gli spettatori, improvvisa un brano musicale a cappella. Questi artisti “infiltrati” non erano in scaletta e prendono alla sprovvista anche la Littizzetto che, in conferenza stampa, confessa di essere stata presa dal panico quando ha sentito le urla del finto contestatore.
Anche Renzo Arbore funziona: è bravo ad animare il teatro. Il pubblico dell’Aristin, tradizionalmente compassato, si lascia trasportare dalla simpatia napoletana. Molti in galleria si alzano per ballare. In sala stampa si improvvisa un trenino..
Damien Rice, l’ospite d’onore, canta con grande intensità. Tecnicamente impeccabile; riceve un’ovazione dai musicisti dell’orchestra. Pollice verso, invece, per il monologo della Littizzetto sui pregiudizi. Questa volta la comica non coinvolge e rischia di banalizzare argomenti che meriterebbero ben altri spazi di discussione.
I pronostici azzeccano il primo responso per la competizione canora: Renga è in vetta alla classifica del televoto. Segue Arisa. I Perturbazione, al momento quarti, potrebbero essere la sorpresa di questo festival. Disappunto in platea per il cattivo risultato di Giuliano Palma e Frankie Hi nrg. Molti i fischi, meritavano di più.
Tra le nuove proposte passano in finale The Niro e il rapper napoletano Rocco Hunt. Oggi l’annuncio della direzione artistica del festival che da domani i giovani canteranno prima. Nei giorni scorsi c’erano state polemiche per il fatto che venisse dedicato loro poco spazio: si esibivano in chiusura, dopo mezzanotte.
Il festival arranca, the show must go on ma il fuoco incrociato di critica e stampa è continuo. Come se non bastasse ci si mettono anche i social network – Twitter in primis – che amplificano il disappunto di un pubblico che, finora, non aveva avuto voce.

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