Nuova tegola giudiziaria per il disturbatore televisivo Gabriele Paolini. È stata infatti confermata con 4 mesi di reclusione la condanna della corte di Cassazione respingendo il ricorso dell’imputato presentato nel 2009. Con la sentenza viene convalidata la valutazione della Corte d’Appello per i reati di interruzione e turbativa di pubblico servizio. A suo carico anche il versamento di mille euro alla Cassa delle Ammende e il risarcimento delle parti civili.
I fatti risalgono al 2006: Paolini bloccò prima una diretta tv del Tg1 con frasi ingiuriose rivolte a Benedetto XVI. Pochi mesi replicò interrompendo il collegamento del notiziario sportivo in onda su Italia1. Paolini è attualmente agli arresti domiciliari, su disposizione della Procura di Roma, a seguito di un’indagine che lo vede coinvolto in una vicenda di prostituzione minorile e pedopornografia. Nel repertorio “paoliniano” non mancano anche saltuarie partecipazioni a film hard. Niki Giusini, giovane promessa del presenzialismo televisivo dai tratti paffuti e dal capello ramato, è il più forte candidato alla successione di Paolini. Note le sue immagini televisive con abbigliamento da spiaggia e il volto pieno di lentiggini, storiche anche le espressioni seccate dei giornalisti incalzati dalla diretta televisiva. Simile ma “artisticamente più curata” la performance del presenzialista tv Mauro Fortini: il finto reporter rigorosamente inquadrato dalle telecamere nella tipica “posa giornalistica”. Taccuino alla mano e penna sulle labbra, fiero alle spalle dei politici intervistati.
Ormai Fortini è una presenza costante fuori dei palazzi del potere ed è anche tollerato da giornalisti e forze dell’ordine che lo incontrano giorno dopo giorno. Infine impossibile non parlare dell’anziana romana nota come “Annarella” la quale per niente intimidita tira ogni genere d’accidente ai politici di turno. Questi personaggi televisivi non hanno alcuna intenzione di rinunciare alla popolarità mediatica, la difesa della propria reputazione non rientra evidentemente tra le loro priorità.