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Regionali in Sardegna, ecco i primi dati. Ma è presto per le proiezioni

di Anna Bigano17 Febbraio 2014
17 Febbraio 2014

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È un’altalena ininterrotta lo spoglio dei voti delle elezioni regionali in Sardegna, concluse alle 22 di ieri. I primi dati, arrivati intorno alle 10 di stamane, sembravano profilare un testa a testa fra i due principali candidati, il presidente uscente Ugo Cappellacci, centrodestra, sfidato dal candidato di centrosinistra Francesco Pigliaru. A sei ore dall’inizio dello spoglio e con 186 sezioni scrutinate su 1836, Pigliaru ha il 44% delle preferenze e stacca di circa 4 punti il rivale, che poco prima sembrava in netto vantaggio. Terza con il 10 % dei voti Michela Murgia, leader della coalizione autonoma Sardegna Possibile, ma i “ribaltoni” che si susseguono continuamente rendono difficile per gli analisti fare proiezioni affidabili. Percentuali inferiori al 5%, in ogni caso, per gli altri candidati, l’indipendentista Pier Franco Devias, Mauro Pili del Popolo Sardo e Gigi Sanna del Movimento Zona Franca. Si eleggono anche 60 consiglieri anziché gli 80 della tornata precedente.

Vince l’astensione. Complice forse l’assenza di un candidato del M5S che, ha ricordato Beppe Grillo sul suo blog, «non è a caccia di poltrone», l’astensionismo è stato molto alto: si è recato alle urne poco più di un elettore su due (il 52,23%). Alle ultime consultazioni regionali, nel 2009, l’affluenza era stata del 67,58%, ma le votazioni si erano tenute anche il lunedì mattina, anziché solamente la domenica, com’è stato ieri.

La protesta corre sul web. Fomentate soprattutto dalla lentezza delle operazioni di scrutinio, non mancano naturalmente le polemiche online: «Votiamo un giorno per risparmiare e ce ne mettiamo due per scrutinare #SAR2014», twitta un utente; «Il ritardo nello spoglio è lo specchio di quanto la #Sardegna #SAR2014 sia indietro anni luce», commenta un altro; «Vista la “velocità” dello spoglio posso pure smettere di premere F5 per aggiornare la pagina della regione Sardegna. #SAR2014», ironizza un terzo.

Una sfida difficile. Con la giornata di ieri si è dunque conclusa una campagna elettorale che si ricorderà anche per le battute al vetriolo dei candidati («Cappellacci è lo Schettino della politica», aveva dichiarato Murgia. «Lei è la Costa Concordia, come stazza ci siamo», aveva replicato l’ex governatore). I risultati definitivi saranno disponibili soltanto in serata. È certo, tuttavia, che il vincitore si troverà ad affrontare una situazione assai critica, con un tasso di disoccupazione del 18% che si affianca alla profonda crisi dell’industria, mentre sul fronte politico non è ancora spenta l’eco dello scandalo dei rimborsi elettorali in Consiglio regionale, scoppiato a fine 2013.

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