ROMA – L’occupazione in Italia continua a crescere e a fare il pieno di nuovi assunti è il settore dei servizi e della sanità. Ma anche quello della ristorazione, delle attività di supporto alle imprese, del commercio e della grande distribuzione. Una crescita con alcune eccezioni: nell’ambito bancario, assicurativo e immobiliare si registra un calo degli occupati. Ciò perché l’occupazione si evolve verso competenze differenti come la consulenza e l’informatica. È quanto emerge da una ricerca condotta da Infocamere su dati del registro delle imprese Inps e pubblicata oggi, 10 marzo, sul Sole 24 Ore. L’indagine analizza i dati sugli addetti dal 2014 al 2024 e certifica il trend nei diversi settori.
Come riporta il dossier, moda e arredo perdono sia imprese che lavoratori: per il primo dei due settori si segnala un calo del 5,9% (-28.550 unità), per il secondo una riduzione del 9,9%. Chimica e alimentare, invece, vedono crescere gli occupati. Per quest’ultimo comparto, infatti, le unità occupate sono 68.941 in più (+16,5%).
Il calo demografico, però, rende impossibile in alcuni comparti il reperimento di manodopera qualificata. Ciò si traduce per i settori della moda e dell’arredo in una perdita complessiva di quasi 60mila posti di lavoro nell’ultimo decennio.
Tra i settori che nel decennio hanno guadagnato più occupati, anche la sanità e l’assistenza sociale, con 272.143 unità in più (+50,5%). Occhi puntati nella ricerca anche sulla riduzione complessiva dello stock di imprese. Rispetto al 2014, infatti, le aziende sono diminuite di 128mila unità, mentre i lavoratori sono 2,6 milioni in più.
