“Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro”. Così recita lo slogan della manifestazione nazionale lanciata dall’Associazione Rete Imprese Italia, in rappresentanza di Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Cna e Casartigiani, che domani, 18 febbraio, vedrà riunite in Piazza del Popolo a Roma decine di migliaia di imprenditori provenienti da ogni parte d’Italia, al fine di “rivendicare una svolta urgente e concreta nella politica economica del Paese”.
E’ la prima volta che l’Italia assiste ad una mobilitazione generale delle piccole e medie imprese (PMI), che di fatto rappresentano il 94% delle imprese italiane, e contribuiscono a garantire una quota di occupati del 52% e un fatturato del 69%.
Dopo un anno di dura crisi, qual è stato il 2013, gli imprenditori chiedono ora a governo e Parlamento “un deciso cambio di rotta”, che dia risposte chiare ed immediate per “un reale cambiamento economico e sociale”.
“Le imprese vogliono esprimere il profondo disagio per le condizioni di pesante incertezza in cui sono costrette a operare – ha spiegato Marco Venturi, presidente pro-tempore di Rete Imprese Italia – ma anche avanzare proposte concrete di rapida attuazione, che possano evitare il declino economico e ripristinare un clima più positivo e di maggior fiducia nel futuro”.
In particolare, si richiedono interventi su 10 punti: riforma degli assetti istituzionali e garanzia di governabilità; riforma fiscale; ripresa delle imprese per uscire dall’emergenza occupazionale; credito alle imprese; prosecuzione nell’azione di semplificazione; ritorno alla legalità; contributo per far competere più imprese sui mercati internazionali; innovazione del sistema dei trasporti e della logistica; riduzione dei costi energetici per le PMI (piccole e medie imprese) e superamento del SISTRI (Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti).