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HomeCultura Via i contanti dal Monopoly, il gioco cambia dopo 90 anni. Transazioni solo via app

Via i contanti dal Monopoly
il gioco cambia dopo 90 anni
“Transazioni solo tramite app”

Proteste di genitori e insegnanti

“A rischio la capacità di calcolo”

di Antonio Fera10 Marzo 2025
10 Marzo 2025

Pop-up store dedicato al Monopoly aperto ad Amsterdam il 14 dicembre 2015 | Foto Ansa

ROMA – “Stop al contante”. Scatta l’obbligo di tracciabilità dal prossimo agosto. “Transazioni solo tramite app”. Chi pensa sia in atto una nuova riforma del fisco si sbaglia di grosso. La svolta parte dagli Stati Uniti, dove Hasbro, la casa editrice proprietaria del Monopoly, ha annunciato la creazione di un’app banking dedicata. Il gioco da tavolo più famoso al mondo sarà presto disponibile in una nuova versione che prevede l’utilizzo di un’applicazione per smartphone con cui gestire le transazioni finanziarie tra i giocatori.

Le novità

Il Monopoly, che ha appena passato la soglia dei 90 anni, entro cinque mesi, non sarà più lo stesso. Con la “Monopoly App Banking” il ruolo del banchiere sarà sostituito da un dispositivo elettronico. A inizio partita ogni giocatore riceverà un classico segnalino e una replica di una carta di credito che assocerà all’app. Il nuovo sistema renderà le transazioni più veloci e rappresenterà un ostacolo per chi vorrà imbrogliare. Cambiano anche i nomi delle iconiche proprietà. Il “Parco della Vittoria” o “Viale dei Giardini” potranno essere sostituiti da una base per il lancio di razzi, dalla Luna, da una fabbrica di cioccolato, un parco di dinosauri o da simulazioni in VR di montagne russe. Obiettivo: rendere il gioco più moderno e adatto ai bambini. La versione con le banconote contanti resterà comunque in vendita.

Le proteste

Ma c’è chi ha gridato allo scandalo. La nuova versione del Monopoly ha fatto infuriare diversi genitori e insegnanti. In molti hanno espresso preoccupazione per l’aumento della quantità di tempo che i ragazzi passano a fissare uno schermo. L’introduzione della tecnologia in un gioco ritenuto storicamente educativo può allontanare i bambini da importanti attività pratiche, come il calcolo e la gestione del denaro. “Credo che l’obiettivo di giochi come il Monopoly sia insegnare ai ragazzi la matematica. A questo punto, rischiamo che non imparino mai a fare due conti”, il commento di un insegnante sui social. Pur essendo una risposta alla digitalizzazione, la svolta introdotta da Hasbro solleva numerose questioni che investono la sfera educativa oltre che quella ludica.

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